In occasione dell’VIII Settimana della Cultura 2006 la Sala delle Colonne di Nonantola (Modena), ospita una collettiva di giovani artisti di provenienza emiliana che sviluppano, nella loro ricerca, un’indagine che prende come punto di partenza il Corpo, rivisto nelle sue diverse accezioni.

Partendo da un’idea di contatto, come suggerisce per l’appunto il titolo, gli autori leggono e reinterpretano, servendosi di mezzi diversi (fotografia, pittura, video), i significati della corporeità, mettono in scena i loro corpi e le loro menti per restituirci le loro sensazioni, le loro emozioni, in un percorso in cui interpretazioni molto simili visivamente ma anche volutamente diverse, s’intrecciano per comunicarci chi sono loro e come vivono del mondo del “corpo disseminato” .

Disseminato, sì, è proprio questo l’aggettivo imperante per connotare il corpo in questo inizio secolo che pare scorrere con sprazzi a volte concitati e a volte lenti ma inesorabili. Gli artisti tentano, ed è questo fatto che li accomuna, di riappropriarsi del loro corpo disseminato, che naviga in rete e che rischia spesso di sfuggirgli, inghiottito dall’artificiale. In questa corsa perenne a volte sostano, si fermano e si guardano, guardano loro stessi e da questi sguardi, dalle loro riflessioni e dai sentimenti che provano guardandosi ci trasmettono le loro visioni del corpo.