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Cosimo Damiano Tondo – Ad armi pari
Nel rapido avvicendarsi di tendenze e movimenti che ha caratterizzato l’ultimo secolo, Tondo si è sempre mostrato fedele alla pura necessità espressiva. Schivando virtuosismi e mode effimere, ha generato forme plastiche di assoluto rigore, senza nulla concedere alla sterile imitazione. Colma di energia vitale, la sua scultura si anima nel sottile gioco di pieni e vuoti, in un’intercambiabilità di volumi e spazi, rivelando sovente aspirazioni architettoniche
Comunicato stampa
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Onestà intellettuale e fierezza d’animo, non accettano compromessi, nella vita come nell’arte. Lo sa bene
Damiano Tondo che da oltre un cinquantennio prosegue, con caparbietà e coerenza, la propria ricerca.
Rifuggendo da edonistiche trovate e da altrui approdi, ha adottato molteplici soluzioni espressive, in scultura
come in pittura, rivelando sempre irrequietezza di spirito e vivacità d’ingegno. “Ad armi pari”, prima ancora
che il titolo di una mostra, è per l’artista una filosofia di vita, un’attitudine comportamentale.
Nel rapido avvicendarsi di tendenze e movimenti che ha caratterizzato l’ultimo secolo, Tondo si è sempre
mostrato fedele alla pura necessità espressiva. Schivando virtuosismi e mode effimere, ha generato forme
plastiche di assoluto rigore, senza nulla concedere alla sterile imitazione. Colma di energia vitale, la sua
scultura si anima nel sottile gioco di pieni e vuoti, in un’intercambiabilità di volumi e spazi, rivelando sovente
aspirazioni architettoniche.
Trascendendo la pura mimesi, riflette la condizione umana nell’assolutezza dei puri valori formali,
associando robustezza della materia a leggerezza della forma. Residuati archeologici – suggestione
accresciuta dalla consunzione rugginosa – o testimonianze del trascendente, le sue opere sembrano
provenire da un altrove lontano e poetico, immaginario eppure possibile.
Nelle sue composizioni si alternano chiarezza costruttiva e labirintici intrecci. Il ferro, plasmato con vigore,
si fa materia vivente, sensibilizzata fino ad assumere la lievità sonora di uno strumento a corde. Lavorato
con sapienza artigianale e inusitata sensibilità estetica, nelle sue mani il metallo si tramuta in un organismo
fremente di energia e luce, in un’alchimia di contrasti capaci di esprimere tutta la potenza dell’atto creativo.
Carmelo Cipriani
Cosimo Damiano Tondo nasce a San Cesario di Lecce. Nel corso della sua cinquantennale attività ha
affiancato alla docenza nei Licei Artistici un’intensa attività espositiva. Tra le rassegne più significative:
1963 – Maggio di Bari; 1965 – IX Quadriennale d’Arte, Palazzo delle Esposizioni, Roma; 1968 – Premio
Suzzara; 1969 – Mostra Internazionale, Palazzo delle Esposizioni, Roma; Co/incidenze, Massafra (TA); 1970
– Arte Settanta in Puglia, Torino; 1972 – Serigrafia Contemporanea, Cagliari; 1973 – 15 Tracce, Pinacoteca
Provinciale, Bari; 50 Artisti Italiani a Palazzo Braschi, Roma; 1991 – Sculture a Corte, Comune di San Cesario di
Lecce (LE); 1997 – Prima Triennale d’Arte Sacra Contemporanea, Lecce; 2000 – Seconda Triennale d’Arte
Sacra Contemporanea, Lecce; 2002 – Fiato Sospeso, Lecce; 2003 – Percorsi Artistici Liceo Artistico “Mattia
Preti”, Reggio Calabria; 2004 – Prospettive Rovesciate, Villa San Giovanni (RC); 2007 – I Maestri dell’Istituto
D’Arte, Castello di Carlo V, Lecce; 2009 – Quinta Triennale d’Arte Sacra Contemporanea, Lecce; 2011 – 54°
Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, Lecce; 2011 – Clausure, San Francesco della
Scarpa, Lecce; 2012 – Battagliaguerriglialibertà, Fondazione Palmieri, Lecce; 2012 – Sesta Triennale d’ Arte
Sacra, Lecce. Le sue opere sono in prestigiose collezioni pubbliche e private. Attualmente vive e lavora a
Lecce.
Ufficio stampa:
Associazione De la dà Mar
Info: 320.77.14.234
samfrancis@libero.it
Damiano Tondo che da oltre un cinquantennio prosegue, con caparbietà e coerenza, la propria ricerca.
Rifuggendo da edonistiche trovate e da altrui approdi, ha adottato molteplici soluzioni espressive, in scultura
come in pittura, rivelando sempre irrequietezza di spirito e vivacità d’ingegno. “Ad armi pari”, prima ancora
che il titolo di una mostra, è per l’artista una filosofia di vita, un’attitudine comportamentale.
Nel rapido avvicendarsi di tendenze e movimenti che ha caratterizzato l’ultimo secolo, Tondo si è sempre
mostrato fedele alla pura necessità espressiva. Schivando virtuosismi e mode effimere, ha generato forme
plastiche di assoluto rigore, senza nulla concedere alla sterile imitazione. Colma di energia vitale, la sua
scultura si anima nel sottile gioco di pieni e vuoti, in un’intercambiabilità di volumi e spazi, rivelando sovente
aspirazioni architettoniche.
Trascendendo la pura mimesi, riflette la condizione umana nell’assolutezza dei puri valori formali,
associando robustezza della materia a leggerezza della forma. Residuati archeologici – suggestione
accresciuta dalla consunzione rugginosa – o testimonianze del trascendente, le sue opere sembrano
provenire da un altrove lontano e poetico, immaginario eppure possibile.
Nelle sue composizioni si alternano chiarezza costruttiva e labirintici intrecci. Il ferro, plasmato con vigore,
si fa materia vivente, sensibilizzata fino ad assumere la lievità sonora di uno strumento a corde. Lavorato
con sapienza artigianale e inusitata sensibilità estetica, nelle sue mani il metallo si tramuta in un organismo
fremente di energia e luce, in un’alchimia di contrasti capaci di esprimere tutta la potenza dell’atto creativo.
Carmelo Cipriani
Cosimo Damiano Tondo nasce a San Cesario di Lecce. Nel corso della sua cinquantennale attività ha
affiancato alla docenza nei Licei Artistici un’intensa attività espositiva. Tra le rassegne più significative:
1963 – Maggio di Bari; 1965 – IX Quadriennale d’Arte, Palazzo delle Esposizioni, Roma; 1968 – Premio
Suzzara; 1969 – Mostra Internazionale, Palazzo delle Esposizioni, Roma; Co/incidenze, Massafra (TA); 1970
– Arte Settanta in Puglia, Torino; 1972 – Serigrafia Contemporanea, Cagliari; 1973 – 15 Tracce, Pinacoteca
Provinciale, Bari; 50 Artisti Italiani a Palazzo Braschi, Roma; 1991 – Sculture a Corte, Comune di San Cesario di
Lecce (LE); 1997 – Prima Triennale d’Arte Sacra Contemporanea, Lecce; 2000 – Seconda Triennale d’Arte
Sacra Contemporanea, Lecce; 2002 – Fiato Sospeso, Lecce; 2003 – Percorsi Artistici Liceo Artistico “Mattia
Preti”, Reggio Calabria; 2004 – Prospettive Rovesciate, Villa San Giovanni (RC); 2007 – I Maestri dell’Istituto
D’Arte, Castello di Carlo V, Lecce; 2009 – Quinta Triennale d’Arte Sacra Contemporanea, Lecce; 2011 – 54°
Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, Lecce; 2011 – Clausure, San Francesco della
Scarpa, Lecce; 2012 – Battagliaguerriglialibertà, Fondazione Palmieri, Lecce; 2012 – Sesta Triennale d’ Arte
Sacra, Lecce. Le sue opere sono in prestigiose collezioni pubbliche e private. Attualmente vive e lavora a
Lecce.
Ufficio stampa:
Associazione De la dà Mar
Info: 320.77.14.234
samfrancis@libero.it
03
maggio 2013
Cosimo Damiano Tondo – Ad armi pari
Dal 03 al 27 maggio 2013
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE PALMIERI – CHIESA DI SAN SEBASTIANO
Lecce, Vico Dei Sotterranei, 26, (Lecce)
Lecce, Vico Dei Sotterranei, 26, (Lecce)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 11.00 alle 12.30 e dalle 17.30 alle 20.30
Vernissage
3 Maggio 2013, h 19.30
Autore
Curatore