Inaugura il 18 aprile a Cercenasco “Costellazioni d’artista”, originale progetto d’intervento urbano pluriennale, nato dalla collaborazione tra il Comune di Cercenasco e Martin - Martini Arte Internazionale.



Il progetto si propone di arricchire e caratterizzare il territorio comunale reinterpretando il chiusino, elemento di copertura del tombino. da semplice copertura, il chiusino diventa una vera e propria opera d’arte, un bassorilievo in ghisa incastonato per terra che continua ad assolvere la sua funzionalità primaria.

Sono 6 gli artisti internazionali selezionati: la svedese Ann-Caroline Breig propone sul suo chiusino un bassorilievo con corpi umani rotanti; Danilo Bozzetto due cavalli stilizzati che custodiscono una sedia giocattolo; Gabriele Garbolino Rù ritratti spezzati di uomini extracomunitari; Elio Garis increspature digradanti d'acqua come dune modellate dal vento; Paolo Grassino profili di topi che ballano in un vortice rivelatore della vita sotterranea; l'inglese Rob Ward che riproduce in rilievo la frase "Here time turns into space" ("Qui il tempo si trasforma in spazio"), tratta dal "Parsifal" del musicista Richard Wagner.


Questi primi chiusini d’artista, sono installati a partire dal centro storico di Cercenasco secondo un disegno preordinato che ripropone la forma della costellazione dell’orsa minor, la cui stella polare è rappresentata dal chiusino già esistente recante lo stemma del Comune.



A seguire saranno invitati almeno tre artisti ogni anno, così da implementare progressivamente le “costellazioni”.



La forma originale del chiusino, utilizzata per la fusione, sarà conservata e costituirà la collezione permanente del Museo del Chiusino che avrà sede a Cercenasco, presso il vecchio mulino industriale, nel quale saranno conservati gli stampi, i bozzetti, gli studi e il materiale documentaristico, fotografico e video, della produzione artistica di tutti gli artisti coinvolti.



I chiusini diventano opere d’arte a cielo aperto e patrimonio della comunità, capaci di attrarre per la loro estetica e per i messaggi che racchiudono, senza perdere la loro funzione, anzi inducendo gli osservatori a riflettere anche sull’importanza e la capillarità di una infrastruttura quale è la rete idrica e fognaria. L'arte contemporanea entra “in punta di piedi” e si fonde con il luogo che la ospita.



Questo intervento arricchisce il territorio del Basso Pinerolese e il suo già significativo patrimonio storico-archittettonico di un nuovo importante tassello artistico, anche in termini di offerta turistica.