Una nuova e “giovane” esposizione avrà luogo presso Goethe2 dal 31 marzo al 28 aprile 2005.

Sei giovani artisti provenienti dall'area geografica della provincia di Trento daranno vita ad una costellazione di opere d'arte variegata, formata da lavori e tecniche ampiamente diversificate tra loro. Dal disegno puro, al video e alle nuove tecnologie: tanti i mezzi espressivi usati oggi dalle nuove generazioni artistiche per dare sfogo alla loro carica creativa.

Gli arabeschi dipinti su tela da Marco Adami, interpretazione contemporanea di stili esotici e di complesse decorazioni dal sapore orientale, con il loro ritmo composto e ordinato si alternano, quasi in opposizione, al mondo caotico di Laurina Paperina; disegno e pittura sono lo strumento principale che usa l'artista trentina, il cui nickname stesso evoca la cultura dei cartoons, per dare vita ad universo carico di ironia popolato da personaggi resi fumetto, che ci rimandano al mondo del web e degli ultimi videogiochi... ci troviamo, dunque, già alla generazione post-televisione! La ricerca concettuale di Rosario Fontanella rivoluziona la generica simbologia d'uso quotidiano, che su supporti diversi si piega alle riflessioni più o meno divertite dell'artista sull'uso/abuso del segno nella comunicazione di tutti i giorni. Federico Lanaro attraverso fotografie rielaborate al computer racconta storie di personaggi che appartengono a mondi virtuali: trovandosi di fronte ad una visione dove la realtà si mescola ad una finzione spesso molto vicina al mondo dei giocattoli, lo spettatore non capisce più se il “mondo delle bambole” sia più vero della realtà che sta osservando. Infine, mentre i disegni di Andrea Bertolini parlano attraverso affascinanti caricature della condizione esistenziale dell'uomo contemporaneo, le opere fotografiche di Santi Oliveri, artista che già collabora con Goethe2, colgono certi aspetti della realtà contemporanea su cui in genere non ci soffermiamo o non vogliamo soffermarci.

Senza volere sviluppare un tema specifico, l'esposizione lascia spazio alla ricerca personale di ognuno: non si può fare a meno di notare però che traspare dalle diverse posizioni un comune senso di inquietudine nei confronti della realtà dei nostri giorni... una realtà che dona pochi punti di riferimento e che forse troppo spesso si confonde con la versione “virtuale” del mondo.