Corpo Geologico
Crescens Dupuis
2019
Nel corso degli anni l’artista durante i suoi viaggi raccoglie e cataloga
pietre ricollocandole poi in ambienti a loro alieni. Corpo Geologico è un
progetto tutt’ora aperto che affronta il tema della migrazione, dell’identità,
di confine e di sconfinamento. La nozione di frontiera è sempre stata legata
all’idea d’identità e ne viene inevitabile una trasposizione con le persone e
il loro essere soggetti volenti o nolenti di viaggi, migrazioni, esodi. La
documentazione fotografica presente nella mostra è una raccolta di ogni
singola azione di ricollocamento geolocalizzata nel momento dello scatto.
Oggetto in transizione la pietra di piccole dimensioni possiede
un’intrinseca attitudine ad essere oggetto di spostamento o prelievo.
L’operazione di mappatura perde quindi il suo intento di posizionamento
aprendo orizzonti diversi, labili e senza confini. La pietra nella sua staticità
accoglie in sé le scansioni del tempo della terra e le pietre in questione
provenendo da queste grandi conformazioni tracciano le caratteristiche di
uno specifico ambiente. Quello dell’artista è un racconto indiretto: I grandi
fenomeni globali di migrazione portano con sé profonde crisi di identità e
che se rapportate in scala accentuano l’aspetto della condizione del
singolo individuo come parte di un macro processo che coinvolge tutti.