Si apre venerdì 29 ottobre con un’artista internazionale, Cristina Ariagno e con una mostra importante, Seasons - già allestita in altre prestigiose sedi italiane - la stagione espositiva della nuova galleria d’arti Apollinaire, in via Coppa 6 ad Alba, diretta da Licio Gallina, che, dopo un breve periodo di “rodaggio” come spazio espositivo, si presenta ufficialmente al pubblico con un nome ed un programma destinato ad animare la scena culturale albese.



Seasons - che proseguirà fino al 14 novembre - sviluppa il tema delle stagioni, intese come stagioni dell’uomo e del suo percorso di vita, costituito dai ricordi e dall’attesa del domani.



La mostra arriva dopo anni di intenso lavoro, durante i quali Cristina Ariagno ha via via concettualizzato le sue opere, eliminando ogni parvenza figurativa e lasciando il campo alla sola idea della trasformazione dell’essere umano, che viene rappresentata con la cucitura artistica di barre di titanio saldato sulla tela. Una maturazione ben calibrata e rivolta all’essenziale in cui, accanto alla semplificazione del simbolo, emerge dalla tela un colore decisamente materico, le cui increspature sono il movimento stesso dell’uomo verso un’esistenza sicuramente punteggiata dalle difficoltà, ma positivamente evolutiva.



Una particolarità del progetto Seasons, ricreato anche in questa occasione, è la facilità di mostrare l'affinità dei colori stessi con le stagioni dell'uomo. Ecco dunque i bianchi, che rappresentano il periodo dell'infanzia e della purezza, a cui seguono i colori pastello, abbinati al pensiero della giovinezza e alla spontaneità, poi i rossi che marcano la maturità, la famiglia, gli amori e infine i blu simboli di equilibrio, serenità e saggezza.



Un percorso riflessivo con il quale Cristina Ariagno, pur restando molto autonoma e personale, rimane saldamente ancorata all’attuale contesto dell’arte contemporanea.



Per il debutto della nuova Galleria d’arti Apollinaire, non poteva esserci incontro più appropriato: Cristina Ariagno, infatti, é anche un’affermata pianista internazionale, studiosa e specialista dei compositori francesi del primo Novecento: proprio il periodo che vide Apollinaire tra i massimi esponenti della storia e dell’arte francese.



La Galleria, che nasce dalla passione per l’arte contemporanea del neo-gallerista, ha la volontà di interessarsi di tutte le forme artistiche, da cui il nome di Galleria d’arti e non d’arte. Non saranno ospitate, infatti, solo opere pittoriche, ma anche sculture, installazioni, e, nell’idea di Licio Gallina - sono previste serate di lettura, musica e poesia. Arti, insomma.



Un inizio promettente che riserverà piacevoli sorprese.