Cristina Roncati al Foro Boario di Modena

L'associazione artistica INarte di Sassuolo promuove la mostra antologica della scultrice modenese
Cristina Roncati presso il Foro Boario di Modena.
L'evento artistico curato da Renato Barilli sarà inaugurato domenica 3 ottobre e chiuderà il 6 novembre. Il Foro Boario sarà aperto il lunedì mattina, tutti i pomeriggi ,il sabato , la domenica e i festivi. Inoltre saranno possibili visite guidate per bambini curate dall'esperta d'arte infantile Tina de Falco.

Cristina Roncati, scrive lo storico e critico d'arte Barilli:
Roncati, un balzo al di là della pittura e scultura. Fin da quando ha iniziato a fare arte, e cioè tra il finire degli anni Sessanta e gli inizi dei Settanta, Cristina Roncati ha maturato un’intuizione sicura e di lunga durata, ha compreso cioè che era ormai finito il tempo di coltivare il suo campo di attività attraverso due atti fin lì ritenuti tradizionali e inevitabili, quali il dipingere e lo scolpire, atti da relegare ormai in un archivio di procedimenti superati e da sostituire con pratiche ben più incalzanti e incisive. Intuizione, questa, del tutto sorprendente, visto che a concepirla era una giovane sicuramente non iscritta nei ruoli dell’intellettualità e delle avanguardie, anzi, al contrario, abbastanza isolata, disposta a vivere in una città alquanto appartata e fuori dalle grandi rotte come Modena, città che non ha mai voluto o potuto abbandonare. Diciamo anche che Cristina ha sempre confidato in una sorta di orgogliosa e sicura docta ignorantia, capace però di stabilire quasi per miracolo certe sotterranee rispondenze con le tendenze più avanzate, pur non mancando mai di ostentare rispetto ad esse un atteggiamento di lontananza e di sospetto. A dire il vero, questo suo collocarsi in un clima di cauto e diffidente isolamento dai lavori altrove in corso poteva risultare gradito al massimo dei sostenitori venuti subito in suo aiuto, Francesco Arcangeli, commosso, trascinato proprio da quell’erompere genuino di energie in apparenza non coltivate, il che rispondeva anche a certe sue diffidenze per chi viceversa peccasse di troppa adesione ai vari derniers cris delle mode stilistiche. E di riflesso, anche due tra i migliori critici che via via hanno seguito Cristina, Roberto Tassi e Vittorio Sgarbi, erano pronti anch’essi a convenire col grande Momi sull’opportunità che l’artista procedesse mantenendo una distanza di sicurezza dalle rotte dell’avanguardia........