L'esposizione raccoglie e documenta le diverse tecniche di cui si avvale l'artista nel suo lavoro:infatti, oltre alla produzione principale, costituita da disegni a grafite su carta e carta da lucido, è collocata una istallazione appositamente eseguita per lo spazio del Museo con reperti e oggetti di scarto (vetri, ferri, legni, carte) rinvenuti dall'artista sulle spiagge dell'isola durante il suo soggiorno, e il video "Planizaria", girato nei pressi di Punta Alberete, nei dintorni di Ravenna,con il quale Dacia Manto ha recentemente vinto a Roma il premio ACEA EcoArt Project".
Nelle opere su carta, accanto a disegni rigorosamente in bianco e nero, la rapprersentazione di ambienti naturali, incolti e selvaggi, tema costante della figurazione dell'artista, ove spicca il segno reiterato, strato su strato, che quasi annulla la traccia precedente e sottostante e si trasfigura una natura rivisitata, inventando paesaggi inattesi e fantastici, vengono presentati i lavori più recenti in cui l'artista introduce il colore con l'inserimento di elementi "decorativi", allo stesso tempo secessionisti e barocchi,forse preludio ad un inno alla gioia e una dichiarazione di completa e reiterata armonia con la natura.

Mostra a cura di Giorgio Viganò