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Dalla donazione Devanna: dipinti tra il ‘500 e il ‘900
66 opere tra le più significative delle 340 che compongono l’intera collezione Devanna
Comunicato stampa
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Giovedì 30 giugno 2005, alle ore 19.00, si inaugurerà a Roma nelle sale del Museo di Palazzo Venezia la mostra “Dalla donazione Devanna - dipinti tra il ‘500 e il ‘900”, per iniziativa della Direzione Regionale della Puglia e della Soprintendenza P.S.A.E.di Bari e Foggia e con la collaborazione della Direzione Regionale del Lazio e del Polo Museale Romano.
La mostra presenterà 66 opere tra le più significative delle 340 che compongono l’intera collezione Devanna, donata dai proprietari allo Stato perché diventasse patrimonio della città di Bitonto, luogo di origine e di residenza della famiglia donatrice.
La collezione, composta da 229 dipinti e da 108 disegni che coprono un arco cronologico che va dai primi decenni del ‘500 al ‘900, espressione dell’autentico e appassionato interesse per l’arte di Gerolamo Devanna, (finora conservata nel palazzo di famiglia a Bitonto), è stata nel 2004, con un atto di donazione, ufficialmente affidata dalla famiglia Devanna al Ministero per i Beni e le Attività Culturali a conclusione di un lungo e consolidato rapporto d’intesa e di collaborazione instauratosi tra i propietari e le Soprintendenze pugliesi che ne hanno promosso e curato la catalogazione complessiva sia cartacea che digitalizzata.
La Direzione Regionale della Puglia e la Soprintendenza P.S.A.E. di Bari e di Foggia d’intesa con il comune di Bitonto hanno quindi predisposto, come previsto dall’atto di donazione, l’istituzione della Galleria Nazionale di Bitonto negli spazi comunali appositamente restaurati dello storico palazzo Sylos Calò, dove l’intera collezione, dopo l’anteprima romana sarà definitivamente esposta e aperta al pubblico.
La collezione, nel suo insieme, consta di due nuclei di opere: il primo di dipinti, il secondo di disegni e incisioni cui si affiancano curiose raccolte delle cosiddette arti minori, quali piccole sculture in bronzo e in terracotta, ceramiche e maioliche, frammenti scultorei , manufatti in vetro.
La mostra romana si può considerare come un’inedita anteprima sull’esposizione definitiva a Bitonto.
L’esposizione seguirà un’itinerario cronologico che inizia con una tavola cinquecentesca del pittore polidoresco Pietro Negroni e, via via proseguendo, presenterà dipinti seicenteschi di scuola romana, napoletana, fiamminga, francese, spagnola, tedesca e inglese, con opere di soggetto mitologico, di straordinario effetto scenografico alternate ad opere raffiguranti soggetti sacri di consolidata iconografia e a nature morte, come lo splendido dipinto attribuito a Gaspare Lopez; per poi passare , con alcuni felici esempi quali la tela di Pietro Bardellino raffigurante i Ciclopi nella fucina e la suggestiva visione notturna dell’”Eruzione del Vesuvio” di Pietro Fabris, alla fortunata stagione tardo-settecentesca meridionale, ricca di riminiscenze classiche e mitologiche.
Di particolare interesse le opere databili tra l’800 e il ‘900, tra le quali dipinti di area europea e opere italiane, di ambito essenzialmente meridionale, di artisti quali Gioacchino Toma, Giuseppe De Nittis, Federico Rossano.
Per l’arte contemporanea, accanto a significativi rappresentanti delle avanguardie storiche quali Giacomo Balla e Gerardo Dottori, si affiancano anche singolari presenze come Joseph Stella con la particolarissima tela di San Giovanni Battista e Beatrice Wood con una serie di acquarelli e pastelli .
Il Catalogo della mostra, frutto di un accurato studio sistematico delle opere selezionate, ha, in alcuni casi, ristabilito la giusta attribuzione dei dipinti.
Al buon esito della mostra hanno collaborato la Direzione Regionale del Lazio e il Polo Museale Romano.
L’allestimento è stato curato dall’architetto Maria Piccarreta, mentre l’ordinamento e la comunicazione dalla dott.ssa Anna Maria Romano.
Allestimento e catalogo sono stati realizzati con il sostegno economico della Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia e il contribuito della Società “Fidanzia sistemi” di Bari.
Il progetto nella sua complessità rientra in una operazione di promozione del territorio pugliese finalizzata alla riscoperta di itinerari culturali di straordinaria valenza, quali i Castelli federiciani, architetture uniche ed eccezionali, e le Cattedrali pugliesi, simbolo stesso dell’architettura e dell’arte romanica del meridione d’Italia.
La Galleria Nazionale di Bitonto e la collezione Devanna potranno essere considerate una ulteriore meta di rilievo dell’itinerario turistico-culturale che, partendo da Castel del Monte e da Monte Santangelo, si svolge lungo tutta la Puglia fino alla Terra d’Otranto.
La mostra presenterà 66 opere tra le più significative delle 340 che compongono l’intera collezione Devanna, donata dai proprietari allo Stato perché diventasse patrimonio della città di Bitonto, luogo di origine e di residenza della famiglia donatrice.
La collezione, composta da 229 dipinti e da 108 disegni che coprono un arco cronologico che va dai primi decenni del ‘500 al ‘900, espressione dell’autentico e appassionato interesse per l’arte di Gerolamo Devanna, (finora conservata nel palazzo di famiglia a Bitonto), è stata nel 2004, con un atto di donazione, ufficialmente affidata dalla famiglia Devanna al Ministero per i Beni e le Attività Culturali a conclusione di un lungo e consolidato rapporto d’intesa e di collaborazione instauratosi tra i propietari e le Soprintendenze pugliesi che ne hanno promosso e curato la catalogazione complessiva sia cartacea che digitalizzata.
La Direzione Regionale della Puglia e la Soprintendenza P.S.A.E. di Bari e di Foggia d’intesa con il comune di Bitonto hanno quindi predisposto, come previsto dall’atto di donazione, l’istituzione della Galleria Nazionale di Bitonto negli spazi comunali appositamente restaurati dello storico palazzo Sylos Calò, dove l’intera collezione, dopo l’anteprima romana sarà definitivamente esposta e aperta al pubblico.
La collezione, nel suo insieme, consta di due nuclei di opere: il primo di dipinti, il secondo di disegni e incisioni cui si affiancano curiose raccolte delle cosiddette arti minori, quali piccole sculture in bronzo e in terracotta, ceramiche e maioliche, frammenti scultorei , manufatti in vetro.
La mostra romana si può considerare come un’inedita anteprima sull’esposizione definitiva a Bitonto.
L’esposizione seguirà un’itinerario cronologico che inizia con una tavola cinquecentesca del pittore polidoresco Pietro Negroni e, via via proseguendo, presenterà dipinti seicenteschi di scuola romana, napoletana, fiamminga, francese, spagnola, tedesca e inglese, con opere di soggetto mitologico, di straordinario effetto scenografico alternate ad opere raffiguranti soggetti sacri di consolidata iconografia e a nature morte, come lo splendido dipinto attribuito a Gaspare Lopez; per poi passare , con alcuni felici esempi quali la tela di Pietro Bardellino raffigurante i Ciclopi nella fucina e la suggestiva visione notturna dell’”Eruzione del Vesuvio” di Pietro Fabris, alla fortunata stagione tardo-settecentesca meridionale, ricca di riminiscenze classiche e mitologiche.
Di particolare interesse le opere databili tra l’800 e il ‘900, tra le quali dipinti di area europea e opere italiane, di ambito essenzialmente meridionale, di artisti quali Gioacchino Toma, Giuseppe De Nittis, Federico Rossano.
Per l’arte contemporanea, accanto a significativi rappresentanti delle avanguardie storiche quali Giacomo Balla e Gerardo Dottori, si affiancano anche singolari presenze come Joseph Stella con la particolarissima tela di San Giovanni Battista e Beatrice Wood con una serie di acquarelli e pastelli .
Il Catalogo della mostra, frutto di un accurato studio sistematico delle opere selezionate, ha, in alcuni casi, ristabilito la giusta attribuzione dei dipinti.
Al buon esito della mostra hanno collaborato la Direzione Regionale del Lazio e il Polo Museale Romano.
L’allestimento è stato curato dall’architetto Maria Piccarreta, mentre l’ordinamento e la comunicazione dalla dott.ssa Anna Maria Romano.
Allestimento e catalogo sono stati realizzati con il sostegno economico della Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia e il contribuito della Società “Fidanzia sistemi” di Bari.
Il progetto nella sua complessità rientra in una operazione di promozione del territorio pugliese finalizzata alla riscoperta di itinerari culturali di straordinaria valenza, quali i Castelli federiciani, architetture uniche ed eccezionali, e le Cattedrali pugliesi, simbolo stesso dell’architettura e dell’arte romanica del meridione d’Italia.
La Galleria Nazionale di Bitonto e la collezione Devanna potranno essere considerate una ulteriore meta di rilievo dell’itinerario turistico-culturale che, partendo da Castel del Monte e da Monte Santangelo, si svolge lungo tutta la Puglia fino alla Terra d’Otranto.
30
giugno 2005
Dalla donazione Devanna: dipinti tra il ‘500 e il ‘900
Dal 30 giugno al 30 luglio 2005
arte antica
arte moderna e contemporanea
arte moderna e contemporanea
Location
PALAZZO VENEZIA
Roma, Via Del Plebiscito, 118, (Roma)
Roma, Via Del Plebiscito, 118, (Roma)
Orario di apertura
dal martedì alla domenica 9-19
Vernissage
30 Giugno 2005, ore 19
Autore