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Damiano Quaranta – Pieni e vuoti. Il dolore nella materia
Dieci opere, plasmate attraverso la crudezza dei metalli assemblati ed ossidati, in grado di tagliare chirurgicamente ogni emozione, vivisezionandola e mettendola a nudo, senza il timore dello scorrere di lacrime e sangue che arrivano ad imbrattare le superfici battute dei quadri.
Comunicato stampa
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Sono il dolore, scaturito da un periodo difficile appena trascorso, e la viscerale necessità di comunicare la propria anima a guidare l’artigianalità pittorica di Damiano Quaranta. Dopo il tributo ad Alberto Burri, l’artista scioglie la propria identità creativa da quella di nomi noti a livello mondiale, per mostrarsi al mondo con le proprie emozioni.
Ne derivano dieci opere, plasmate attraverso la crudezza dei metalli assemblati ed ossidati, in grado di tagliare chirurgicamente ogni emozione, vivisezionandola e mettendola a nudo, senza il timore dello scorrere di lacrime e sangue che arrivano ad imbrattare le superfici battute dei quadri. Con la stessa ingordigia di un seriale, le creazioni si intrecciano, attraverso giochi di vuoti e di pieni magistralmente creati, andando a costruire un puzzle di sensazioni, uno scorcio di vita.
L’Architettura si innesta alla pittura materica di Damiano Quaranta: i volumi, come fossero moduli urbanistici, donano tridimensionalità alle opere, che divengono leggibili da più punti di vista, lasciando ad ogni spettatore la libertà di riconoscersi nel quadro e nell’emozione che rappresenta.
A fare da sottofondo alla collezione “Vuoti e Pieni – Il dolore nella materia” è una sorda Ode all’Amore, al coraggio di guardarsi allo specchio e di riconoscersi, nonostante la sofferenza. E più si dialoga con le opere, più si arriva all’essenza della propria anima.
Ne derivano dieci opere, plasmate attraverso la crudezza dei metalli assemblati ed ossidati, in grado di tagliare chirurgicamente ogni emozione, vivisezionandola e mettendola a nudo, senza il timore dello scorrere di lacrime e sangue che arrivano ad imbrattare le superfici battute dei quadri. Con la stessa ingordigia di un seriale, le creazioni si intrecciano, attraverso giochi di vuoti e di pieni magistralmente creati, andando a costruire un puzzle di sensazioni, uno scorcio di vita.
L’Architettura si innesta alla pittura materica di Damiano Quaranta: i volumi, come fossero moduli urbanistici, donano tridimensionalità alle opere, che divengono leggibili da più punti di vista, lasciando ad ogni spettatore la libertà di riconoscersi nel quadro e nell’emozione che rappresenta.
A fare da sottofondo alla collezione “Vuoti e Pieni – Il dolore nella materia” è una sorda Ode all’Amore, al coraggio di guardarsi allo specchio e di riconoscersi, nonostante la sofferenza. E più si dialoga con le opere, più si arriva all’essenza della propria anima.
20
novembre 2015
Damiano Quaranta – Pieni e vuoti. Il dolore nella materia
Dal 20 al 30 novembre 2015
arte contemporanea
arti decorative e industriali
arti decorative e industriali
Location
FRAMMENTI D’ARTE
Roma, Via Paola, 23, (Roma)
Roma, Via Paola, 23, (Roma)
Orario di apertura
lun. ven. 10.30/13.00 16.30/19.30 sabato e domenica su richiesta
Vernissage
20 Novembre 2015, ore 18.00
Autore