Karavan: “Dedico la mia ruota alla Montalcini”

L’artista israeliano Dani Karavan autore dell’opera “Tempo” che sarà inaugurata oggi pomeriggio a Calenzano ha pensato di dedicare la sua scultura a Rita Levi Montalcini in occasione del suo centesimo compleanno, il 22 aprile prossimo. “Quella che mi lega alla Montalcini è una conoscenza di lungo tempo-ha spiegato oggi Karavan nella conferenza stampa di presentazione dell’opera a Cadenzano. Ci siamo incontrati la prima volta nel 1970 grazie a mia moglie che doveva intervistarla per un giornale israeliano, dopodichè sono stato in Italia, a casa sua, dove ho conosciuto anche la sorella che fa l’artista. L’ultima volta ci siamo visti è due settimane fa a Roma dove in occasione dei festeggiamenti per i 60 anni della fondazione dello Stato di Israele è stato consegnato a me un premio per l’arte e a Rita Levi Montalcini quello per la scienza. Spero –ha concluso Karavan- che il Comune di Calenzano sposi questa mia idea”.

L’opera “Tempo”, collocata in una rotonda all’uscita dell’autostrada A1 è Una ruota imponente di diciotto metri di diametro, dodici raggi, 42 tonnellate di peso, appoggiata su un letto d’acqua e realizzata in acciaio corten. L’opera è stata acquistata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, che ne è quindi proprietaria, ed è stata concessa in comodato gratuito al Comune di Calenzano.

“Questa opera si colloca in maniera ‘insolita’ nell’ambito della mia attività artistica – ha detto Dani Karavan. Abitualmente il pubblico è invitato ad entrare nelle mie opere, c’è un’interazione, mentre Tempo è solo da guardare, a richiederlo sono le caratteristiche dello spazio dove è ubicata”.

La decisione della Fondazione di investire su quest’opera – ha spiegato il presidente della Fondazione, Roberto Cenni, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato - rappresenta la volontà di partecipare fattivamente alla valorizzazione del territorio, soddisfacendo al contempo le giuste aspettative della cittadinanza. Ma soprattutto risponde all’esigenza di contribuire a far crescere, mediante l’arte la cultura, l’appeal turistico e il richiamo del territorio pratese”.

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