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Daniela Quadraccia / Marina Sasso – Silenzi percettibili
Silenzi percettibili è una mostra che indaga la capacità poetica e la libertà espressiva che il mezzo dell’arte grafica oggi offre.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
enerdì 11 dicembre alle ore 18.00, la galleria la__lineaartecontemporanea di Roma, inaugura la mostra Silenzi percettibili, incisioni di Daniela Quadraccia e Marina Sasso.
Testo di: Enza Di Matteo
Silenzi percettibili è una mostra che indaga la capacità poetica e la libertà espressiva che il mezzo dell’arte grafica oggi offre.
Il silenzio predispone alla contemplazione, permette l’osservazione, la riflessione, la fruizione diretta e non mediata dell’’opera d’arte, essendo allo stesso tempo una qualità intrinseca alla creazione artistica.
“La pittura è una poesia muta”, diceva Leonardo da Vinci e proprio come davanti a poesie mute ci si accosta a queste incisioni. Le artiste protagoniste della mostra, Daniela Quadraccia e Marina Sasso, non solo esprimono silenziose poesie, ma del silenzio scandagliano le infinite qualità.
Daniela Quadraccia (Roma, 1964) è presente con la sua produzione più recente e alcuni esempi di quella passata, dal cui confronto è facile notare il passaggio da un linguaggio segnico e asciutto ad uno più informale ed espressivo. “Coreopsis”, “bletilla”, “hybrida” per citare solo alcuni dei titoli delle sue opere, sono nomi scientifici di diversi tipi di fiori, ma il riferimento al mondo naturale non è voluto o cercato, è evocato nel nome, preso in prestito in quanto artificio linguistico, nell’affermazione di una totale autonomia dalla realtà circostante, senza tuttavia impedire che la suggestione olfattiva si insinui nel potere della parola.
Marina Sasso (Venaria Reale, 1945) è presente in mostra con una serie di incisioni rappresentative del suo lavoro negli ultimi diciassette anni e con una scultura (Grafie di natura). L’attività scultorea e quella incisoria sono complementari per la Sasso, che ha partecipato al rinnovamento artistico dei fervidi anni ’60 e ’70; “il fascino provato per un lavoro tutto calato nella manipolazione della materia”, dice riferendosi alla partecipazione per l’opera di Leoncillo e Fontana, ma più vicina ai linguaggi poetici e lineari di Licini e Melotti. È un percorso verso la sottrazione, la rarefazione, l’esclusione; la sensibilità dei vuoti e dei pieni, l’attenzione data alla luce e alla qualità della materia, accompagnano da sempre il suo lavoro, che nasce sempre da un’idea, da un progetto, per farsi sostanza attraverso la creazione.
ORARI DI APERTURA lunedì – venerdì 17:00-20:00
INGRESSO LIBERO
ORARIO DEL VERINISSAGE: dalle 18 alle 21
Brochure con testo critico a cura di: Enza Di Matteo
Curatori: Virginia Carbonelli, Enza Di Matteo
Artisti: Daniela Quadraccia, Marina Sasso
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.
Daniela Quadraccia (particolare); Marina Sasso (particolare)
Testo critico a cura di Enza Di Matteo
Brevi considerazioni sulle incisioni di Daniela Quadraccia e Marina Sasso
A chiosa del titolo, Silenzi percettibili, cito Leonardo da Vinci che paragonava la “pittura ad una poesia muta e la poesia ad una pittura cieca”. Quelle che vediamo in mostra sono incisioni, non sono opere di pittura, ma come queste “parlano all’occhio”, il senso considerato da Leonardo il più nobile fra tutti. Mi piace parlare delle incisioni di Daniela Quadraccia come di poesie suadenti, ma non rassicuranti, i cui silenzi ammiccano, forieri di suggestioni iconiche. Sono silenzi percettibilissimi, come suggeriscono le cupe atmosfere, da romanticismo nero, pienamente respirabili in Phlox o la dolce malinconia di Nostoi, 8. Ben visibile in questa mostra il passaggio della Quadraccia ad una nuova espressività, in cui la gestualità del segno si allontana per lasciare spazio a tracce informi, delineate dalla materia (calze di nylon sfilate e smagliate). Lo sfondo “rovinoso” è il piano da cui, ora, si stagliano drammaticamente questi tessuti (anche in senso anatomico) tesi, sfibrati, forme naturali intrise di umanità. Le incisioni di Marina Sasso parlano silenzi trasparenti, sono racconti aperti, narrati in lingue diverse, finestre che si aprono allo sguardo o a questo chiuse, barricate in un silenzio muto. Prosa lirica è quella di Marina Sasso, fatta di piccole pause, piccoli scarti di tempo, che trovano spazio nell’organizzazione ritmica dei frammenti in sequenza. L’equilibrio di ogni singola incisione, visibile anche nella sua opera scultorea (Grafie di natura), è ottenuto attraverso una particolare attenzione alla disposizione delle “diverse nature”, alla ricerca di un’ armonia “naturale” in cui trovano piena cittadinanza diversi tipi di tecniche e materiali eterogenei (calco a secco, acquaforte, acquatinta per l’incisione - acciaio, piombo, rame per la scultura), quasi un’eco della polifonia di culture che caratterizza la sua città, Torino. Le differenze linguistiche e poetiche delle due artiste sono prova, ben riuscita, dell’ infinita varietà di invenzioni e forme che la grafica d’arte oggi offre.
Enza Di Matteo
Testo di: Enza Di Matteo
Silenzi percettibili è una mostra che indaga la capacità poetica e la libertà espressiva che il mezzo dell’arte grafica oggi offre.
Il silenzio predispone alla contemplazione, permette l’osservazione, la riflessione, la fruizione diretta e non mediata dell’’opera d’arte, essendo allo stesso tempo una qualità intrinseca alla creazione artistica.
“La pittura è una poesia muta”, diceva Leonardo da Vinci e proprio come davanti a poesie mute ci si accosta a queste incisioni. Le artiste protagoniste della mostra, Daniela Quadraccia e Marina Sasso, non solo esprimono silenziose poesie, ma del silenzio scandagliano le infinite qualità.
Daniela Quadraccia (Roma, 1964) è presente con la sua produzione più recente e alcuni esempi di quella passata, dal cui confronto è facile notare il passaggio da un linguaggio segnico e asciutto ad uno più informale ed espressivo. “Coreopsis”, “bletilla”, “hybrida” per citare solo alcuni dei titoli delle sue opere, sono nomi scientifici di diversi tipi di fiori, ma il riferimento al mondo naturale non è voluto o cercato, è evocato nel nome, preso in prestito in quanto artificio linguistico, nell’affermazione di una totale autonomia dalla realtà circostante, senza tuttavia impedire che la suggestione olfattiva si insinui nel potere della parola.
Marina Sasso (Venaria Reale, 1945) è presente in mostra con una serie di incisioni rappresentative del suo lavoro negli ultimi diciassette anni e con una scultura (Grafie di natura). L’attività scultorea e quella incisoria sono complementari per la Sasso, che ha partecipato al rinnovamento artistico dei fervidi anni ’60 e ’70; “il fascino provato per un lavoro tutto calato nella manipolazione della materia”, dice riferendosi alla partecipazione per l’opera di Leoncillo e Fontana, ma più vicina ai linguaggi poetici e lineari di Licini e Melotti. È un percorso verso la sottrazione, la rarefazione, l’esclusione; la sensibilità dei vuoti e dei pieni, l’attenzione data alla luce e alla qualità della materia, accompagnano da sempre il suo lavoro, che nasce sempre da un’idea, da un progetto, per farsi sostanza attraverso la creazione.
ORARI DI APERTURA lunedì – venerdì 17:00-20:00
INGRESSO LIBERO
ORARIO DEL VERINISSAGE: dalle 18 alle 21
Brochure con testo critico a cura di: Enza Di Matteo
Curatori: Virginia Carbonelli, Enza Di Matteo
Artisti: Daniela Quadraccia, Marina Sasso
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Daniela Quadraccia (particolare); Marina Sasso (particolare)
Testo critico a cura di Enza Di Matteo
Brevi considerazioni sulle incisioni di Daniela Quadraccia e Marina Sasso
A chiosa del titolo, Silenzi percettibili, cito Leonardo da Vinci che paragonava la “pittura ad una poesia muta e la poesia ad una pittura cieca”. Quelle che vediamo in mostra sono incisioni, non sono opere di pittura, ma come queste “parlano all’occhio”, il senso considerato da Leonardo il più nobile fra tutti. Mi piace parlare delle incisioni di Daniela Quadraccia come di poesie suadenti, ma non rassicuranti, i cui silenzi ammiccano, forieri di suggestioni iconiche. Sono silenzi percettibilissimi, come suggeriscono le cupe atmosfere, da romanticismo nero, pienamente respirabili in Phlox o la dolce malinconia di Nostoi, 8. Ben visibile in questa mostra il passaggio della Quadraccia ad una nuova espressività, in cui la gestualità del segno si allontana per lasciare spazio a tracce informi, delineate dalla materia (calze di nylon sfilate e smagliate). Lo sfondo “rovinoso” è il piano da cui, ora, si stagliano drammaticamente questi tessuti (anche in senso anatomico) tesi, sfibrati, forme naturali intrise di umanità. Le incisioni di Marina Sasso parlano silenzi trasparenti, sono racconti aperti, narrati in lingue diverse, finestre che si aprono allo sguardo o a questo chiuse, barricate in un silenzio muto. Prosa lirica è quella di Marina Sasso, fatta di piccole pause, piccoli scarti di tempo, che trovano spazio nell’organizzazione ritmica dei frammenti in sequenza. L’equilibrio di ogni singola incisione, visibile anche nella sua opera scultorea (Grafie di natura), è ottenuto attraverso una particolare attenzione alla disposizione delle “diverse nature”, alla ricerca di un’ armonia “naturale” in cui trovano piena cittadinanza diversi tipi di tecniche e materiali eterogenei (calco a secco, acquaforte, acquatinta per l’incisione - acciaio, piombo, rame per la scultura), quasi un’eco della polifonia di culture che caratterizza la sua città, Torino. Le differenze linguistiche e poetiche delle due artiste sono prova, ben riuscita, dell’ infinita varietà di invenzioni e forme che la grafica d’arte oggi offre.
Enza Di Matteo
11
dicembre 2009
Daniela Quadraccia / Marina Sasso – Silenzi percettibili
Dall'undici dicembre 2009 all'undici gennaio 2010
disegno e grafica
Location
LA LINEA ARTE CONTEMPORANEA
Roma, Via Di San Martino Ai Monti, 46, (Roma)
Roma, Via Di San Martino Ai Monti, 46, (Roma)
Orario di apertura
lunedì – venerdì 17:00-20:00
Vernissage
11 Dicembre 2009, ore 18
Autore
Curatore