Nella sua nuova mostra personale – il cui titolo riprende un verso di Samuel Beckett – Daniela Quadraccia presenta una serie di opere incentrate sull'incisione diretta (in particolare puntasecca), dove si afferma un'estetica di rarefazione e drammatizzazione del segno grafico che guarda con vigore a un orizzonte della modernità significativamente più ampio rispetto alla sola grafica, avente in Alberto Burri e la sua gestione della materia il primo referente. Si segnalano in particolare i più recenti lavori dell'artista, dove le lastre calcografiche esauste vengono reimpiegate come supporto per inediti interventi pittorici riempiendo le incisioni di colore e intervenendo sul fondo in maniera atmosferica.