Sono soprattutto i rossi fiammanti e i gialli sparati che giocano un ruolo determinante nello specchiarsi delle opere di Danièle e Patrick Vollmar, ma la relazione non consiste nella pura e semplice riflessione. “Eccheggiano in uno stesso universo...” dice Pietro Gaglianò nella presentazione di “ Couleurs”, precedente mostra fiorentina del 2004, eppure rimandano “..a due personalità artistiche distinte e riconoscibili nella propria identità.”

E’ piuttosto un miraggio, un allettamento mingannevole dei sensi, intravedere un comune denominatore culturale ed educativo, un approccio garbato e generoso alla vita e all’arte.