Il titolo dato alla rassegna vuole suggerire il totale coinvolgimento estetico a cui il progetto tende, invitando gli artisti a rivelare se stessi all’interno di uno spazio sconosciuto. Seguendo un personale riferimento di estetica interiore e con specifica sensibilità l’artista è chiamato a interpretare i vuoti domestici di Casa Rossini come una seconda pelle e infine agire fuori di sé. La rassegna prevede un ciclo di 4 mostre da attuarsi nel corso del 2008 e trova un suo ideale completamento in altri due momenti espositivi concatenati tra loro che si dilatano oltre lo spazio e oltre il tempo, già definiti Oltre Casa Rossini: le Opere per il passante svolgono l’azione artistica in spazi pubblici istituzionali tradizionalmente non vissuti come luoghi d’arte, mentre le Sinergie prevedono l’inserimento di opere d’arte in luoghi di incontro a gestione privata, con o senza vocazione artistica, per fare entrare prepotentemente l’arte contemporanea nel nostro quotidiano e accoglierla come importante riflesso della società attuale.

Il programma espositivo intende mettere in relazione giovani esponenti di tendenze artistiche appartenenti a differenti poetiche, le cui mostre si alterneranno a quelle di artisti segnati da un percorso più maturo e solido, nell’intento di sottolineare il sottile filo conduttore che lega tanta arte emergente a comuni radici storiche, ma anche evidenziandone le distanze mentali acquisite, in un interessante confronto generazionale.

Fuoridisé occupa gli spazi di Casa Rossini con una particolare proposta espositiva che coinvolge fotografia e poesia, presentando a noi un mondo sospeso tra arte ed editoria, risultato essenziale ed espressione apicale delle relazioni e degli incontri che Daniele Ferroni ha intrecciato in questi ultimi anni, ricercando e testimoniando il lavoro di numerosi scrittori, poeti, pittori e scultori che assieme a lui sono protagonisti nelle opere fotografiche ed editoriali che saranno in mostra.

I nomi degli artisti, scrittori e poeti incontrati sono tanti e vanno, per citarne alcuni, da Mario Rigoni Stern, Michel Butor, Alda Merini, Alberto Casiraghi, Ilario Fioravanti, a Vittorio Cozzoli, Nevio Spadoni, Giuseppe Bellosi, Tolmino Baldassarri, Vittoria Facchini,…

Si rivelano per la prima volta gli intensi ed inediti scatti fotografici in bianco e nero, prevalentemente ritratti, dedicati a poeti e scrittori incontrati e conosciuti da Ferroni, ai quali sono accostati brevi testi creati espressamente per consacrare l’incontro e trascritti da ognuno di loro con gesto calligrafico direttamente sulla carta fotografica dove Daniele ha precedentemente impresso le forme del loro volto, oppure un gesto o un aspetto particolare, così che le parole scritte dei poeti entrino armonicamente dentro le immagini.

A volte succede che siano i gesti di un pittore che si addentrano nel rigore del bianco e nero fotografico, come ne “Il sentiero della salamandra” di Gaetano Orazio dove l’artista è intervenuto con la pittura direttamente sulle immagini fotografiche scattate da Daniele.

In una sequenza di scatti Ferroni ci documenta inaspettatamente un avvenimento lontano, riportando alla memoria di tutti un evento trascorso ma ancora vivo nei ricordi come i funerali della Regina Madre di Inghilterra, ai quali il grande scrittore francese Michel Butor ha appositamente legato un breve testo in lingua.

Altre volte gli incontri vengono testimoniati e fissati attraverso la parola stampata dando vita a piccole plaquette e preziosi libri d’artista con tiratura limitata, dove la fotografia convive assieme ai testi poetici trascritti con l’antico mezzo della stampa a carattere mobile e impressi su fogli di nobili e pregiate carte, con introvabili e vellutati inchiostri francesi …e quando l’opera da accogliere è a tre dimensioni ecco che Daniele costruisce le sue meravigliose e perfette scatole, dentro le quali possiamo trovare dalla piccola scultura al magico fischietto in argilla, opera di un amico e maestro cuccaro.

Daniele Ferroni è nato a Bagnacavallo (Ra) nel 1969, vive e lavora a Villanova.

Si interessa di fotografia sin da bambino e nel 2004 ha avviato le edizioni di arte e poesia Lumacagolosa pubblicando libri in piccola tiratura, collaborando con poeti, scrittori e artisti. Dal 2005 presiede l’associazione culturale “ Civiltà delle Erbe Palustri” impegnata a tramandare le antiche tecniche di utilizzo delle erbe palustri nella costruzione di oggetti di uso domestico.


Completano l’esposizione le seguenti Opere per il passante:

“Londres, 9 avril 2002” - Liceo Ginnasio “F. Trisi” - P.zza Trisi, 4 Lugo

"Sono io, vengo lì?" - Stazione F. S. - p.le G. Pascoli, 2 Lugo

Entrambe le opere saranno visibili sino al 28 febbraio 2009.


L’avventura di piccola editoria di Lumacagolosa verrà presentata nell’ambito di Caffé Letterario, lunedì 20 ottobre ore 21, presso Albergo Ala d’Oro, corso Matteotti, 56 Lugo.


Sabato 13 dicembre 2008 ore 17,00 verrà presentata l’opera edita da Lumacagolosa “Il segreto deposto”, di Vittorio Cozzoli, presso la Casa dell’Upupa – Studio Ilario Fioravanti, Piazza Roverella, 13 Sorrivoli di Roncofreddo (FC).