“Caleidoscopio”
“Tubo opaco nel cui interno sono disposti alcuni specchietti che, riflettendo piccoli oggetti colorati e mobili situati sul fondo, danno luogo a disegni variati e simmetrici”.
Ma anche: …fig. “un caleidoscopio di ricordi”…-“insieme di cose e persone varie e mutevoli”. ( Il Nuovo Zingarelli- Vocabolario della lingua italiana):
Questo è il mio insieme di cose che variano e mutano,…situazioni e paesaggi che si evolvono e si susseguono nel tempo,…frammenti accumulati nel corso degli anni,…la vita. La mia vita.
La persona è sempre la stessa, mio figlio Niccolò che cresce ed ora ha 5 anni; le nostre vite si intrecciano, non solo nei ruoli di padre e figlio, ma anche in una sorta di diario di viaggio, fatto di piccole cose quotidiane e spesso banali. Il nostro viaggio.

°”Innamorati non si sente ragione; non si ha paura di nulla. Innamorati ci si sente inebriati di LIBERTA’; si ha l’impressione di poter abbracciare il mondo intero e ci pare che l’intero mondo ci abbracci”.

Ecco che il caleidoscopio di ricordi si ferma di nuovo sul volo libero di un gabbiano nel cielo, su un scorcio di mare notturno quasi sognato,…l’ironia di un gioco innocente o di una linguaccia, le stelle nella notte…( Daniele-Manuel Dallerba )

°Tiziano Terzani- Un altro giro di giostra.

Daniele-Manuel Dallerba.
Nato a Bologna il 2 ottobre 1974.
Oltre a proseguire la sua ricerca personale,lavora e collabora con la fotografa Shoba, dell’agenzia Contrasto,nel 2004 è vincitore dell’Oscar della fotografia,sezione under 30 Benevento, e vincitore nella prima edizione del Premio Internazionale di Fotografia Basilicata ”Viaggio in Basilicata”. Ha partecipato a diverse mostre personali e collettive tra cui: Erba Regina Bistrot , Bologna; Villa Serra,Genova; Foto&Photo, Cesano Maderno (MI);Daniela Facchinato Image Gallery, Bologna.