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Daria Paladino – Icone sull’orlo del dolore, quasi
Il ritratto frontale e ingigantito “fino quasi all’astrazione”,fermato sulla tela in una particolare espressione, sembra vivificarsi per condividere l’esuberanza o il turbamento del soggetto rappresentato: Cattelan, Murakami, Cucchi, solo per citarne alcuni. Testo in catalogo di Achille Bonito Oliva
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Si inaugura mercoledì 9 maggio alle ore 18.00 presso la Galleria Russo – Asso di Quadri di Milano, la mostra di Daria Paladino "Icone sull’orlo del dolore, quasi ", testo critico in catalogo di Achille Bonito Oliva.
L'artista propone per la personale milanese circa 20 opere, di piccole medie e grandi dimensioni, olio su tela, che delineano appieno i tratti fondamentali della sua poetica.
Per Daria Paladino il ritratto è al tempo stesso la matrice del suo linguaggio e la cifra stilistica della sua espressione artistica: "In Daria Paladino esiste una metafisica della figura che non lascia transitare oltre un certo confine la conoscenza, che può al massimo stazionare nell'ambito di una semiotica della grazia, del potere dello sguardo di scorrere sulle superfici della figura e rintracciare un nuovo canone di bellezza fondato sull’irripetibile unicità fisiognomica del modello, senza un giudizio." (A.B.Oliva)
L'artista sceglie la figura come medium per sublimare il proprio spazio interiore attraverso il racconto di visi altrui: "Epifania di volti osservati in primissimo piano, scrutati fin nei dettagli ai confini e sull’orlo di un dolore intimo e consapevole dei modelli che l’arte documenta impietosamente. Sono infatti le icone di grandi artisti e personaggi della cultura, colte ai confini di una profondità inaccessibile. Quasi."
Il ritratto frontale e ingigantito "fino quasi all'astrazione", fermato sulla tela in una particolare espressione, sembra vivificarsi per condividere l'esuberanza o il turbamento del soggetto rappresentato: Bacon, Cattelan, Murakami, Cucchi, Achille Bonito Oliva, solo per citarne alcuni.
Daria Paladino dipinge personaggi del mondo dell'arte, che esplodono sulla superficie pittorica attraverso le sfaccettature del bianco e del nero che richiamano - come il taglio stesso delle inquadrature - alla fotografia. "La sua forza risiede nel suo presentarsi senza sforzo, nello sfarzo di un abbigliamento che non denuncia mai difficoltà semmai un naturale abbandono davanti all’occhio fotografico e alla mano della pittrice."
Catalogo in mostra.
L'artista propone per la personale milanese circa 20 opere, di piccole medie e grandi dimensioni, olio su tela, che delineano appieno i tratti fondamentali della sua poetica.
Per Daria Paladino il ritratto è al tempo stesso la matrice del suo linguaggio e la cifra stilistica della sua espressione artistica: "In Daria Paladino esiste una metafisica della figura che non lascia transitare oltre un certo confine la conoscenza, che può al massimo stazionare nell'ambito di una semiotica della grazia, del potere dello sguardo di scorrere sulle superfici della figura e rintracciare un nuovo canone di bellezza fondato sull’irripetibile unicità fisiognomica del modello, senza un giudizio." (A.B.Oliva)
L'artista sceglie la figura come medium per sublimare il proprio spazio interiore attraverso il racconto di visi altrui: "Epifania di volti osservati in primissimo piano, scrutati fin nei dettagli ai confini e sull’orlo di un dolore intimo e consapevole dei modelli che l’arte documenta impietosamente. Sono infatti le icone di grandi artisti e personaggi della cultura, colte ai confini di una profondità inaccessibile. Quasi."
Il ritratto frontale e ingigantito "fino quasi all'astrazione", fermato sulla tela in una particolare espressione, sembra vivificarsi per condividere l'esuberanza o il turbamento del soggetto rappresentato: Bacon, Cattelan, Murakami, Cucchi, Achille Bonito Oliva, solo per citarne alcuni.
Daria Paladino dipinge personaggi del mondo dell'arte, che esplodono sulla superficie pittorica attraverso le sfaccettature del bianco e del nero che richiamano - come il taglio stesso delle inquadrature - alla fotografia. "La sua forza risiede nel suo presentarsi senza sforzo, nello sfarzo di un abbigliamento che non denuncia mai difficoltà semmai un naturale abbandono davanti all’occhio fotografico e alla mano della pittrice."
Catalogo in mostra.
09
maggio 2012
Daria Paladino – Icone sull’orlo del dolore, quasi
Dal 09 maggio al 09 giugno 2012
arte contemporanea
Location
GALLERIA ASSO DI QUADRI
Milano, Via Dell'orso, 12, (Milano)
Milano, Via Dell'orso, 12, (Milano)
Orario di apertura
lunedì 14.30-19.30; da martedì a venerdì 10.30–14.00;15.00-19.30.
Sabato su appuntamento
Vernissage
9 Maggio 2012, ore 18.00
Autore