Un percorso affascinante che ci propone un interessante viaggio attraverso foto scaricate dal sito della Nasa, immagini mai viste ad occhio nudo, foto di opere di Guerrini, riprodotte qui in formati giganti e sculture in legno, metallo e pietra.
Realizzazioni di forte impatto, che portano il visitatore ad indagare – come l’artista o come la sonda su Marte, ciò che la tecnologia cattura ancor prima dell’uomo, ma anche quali sono i limiti dell’uomo, della sua memoria, del suo futuro così come quelli dell’arte, capace di proiettarci contemporaneamente avanti e indietro nel tempo.


Dario Arcamone, giovane scultore e artista italo-americano, ha studiato sia in Italia che negli Stati Uniti e si specializza all’Accademia di Belle Arti di Firenze proprio con una tesi sullo scultore Lorenzo Guerrini. Il rapporto che Dario crea con alcune immagini di opere di Guerrini è intimo ed intenso e non didascalico. L’intera mostra può anche essere vista come un’unica grande installazione il cui filo conduttore è , per l’appunto, quello della memoria e del tributo.