Nella duplice accezione: di sguardi ingabbiati e sguardi che guardano dentro
la gabbia. I primi – e sono le fotografie di Dario Colombo – a dire che lo sguardo ingabbiato, mentre recide il suo legame col mondo, più intensi rende la solitudine
e l’indecifrabilità dell’uomo che a sua volta è guardato.
I secondi – e sono le sculture di Aldo Ferrara – per inclinarci a scoprire, dentro la gabbia, sommovimenti, conformazioni segrete, che lo sguardo libera da un
groviglio di materia ed energia per raggiungere una forma che sembra darsi come effetto di un puro pensiero. In entrambi i casi, una sfida, che la Mostra raccoglie e rilancia al visitatore. Liborio Termine