Dario De Dominicis ha capito qualcosa che succede soltanto a Cuba.
Non è la frenesia della rivoluzione né la sua morte. Non è il languore colorito e succube dei Carabi né l’ossessione – che pure c’è stata – del modello assoluto.
In queste fotografie tutto appare familiare e vicino, conosciuto e imperfetto. Ma di un imperfezione amica, senza la distanza del folklore o la presunta superiorità dell’ occhio estraneo.
Ecco ciò che solo un vero artista può fare; in ogni inquadratura, per quanto perfetta, respira la vita, senza artifici e montaggi. Queste immagini mostrano tutto e allo stesso tempo vogliono bene. Sono un documento vero ma anche affettuoso.
Un po’ come tanti di noi “sentono” Cuba.
Furio Colombo
