Dario Delpin, pittore-designer (1950), presenta per la prima volta a Milano la sua mostra personale di pittura e incisioni.I riferimenti acquisiti artisticamente dalle sue “guide morali” l’hanno indirizzato verso una figurazione semplice e immediata, priva di filtri intellettualistici, di richiami correnti e sperimentali. Quadri e grafiche fermano l’impressione con fresca immediatezza, senza filtri e suggeriscono il piacere delle camminate per sentieri di verde, lungo tarsie mosse dal reticolo dei solchi, inondati dal giallo-oro delle regali corolle dei girasoli, dal fiammeggiare dei papaveri. Le dimensioni sono da “cinemascope”, basse e allungate per allargare e rendere in profondità il respiro delle inquadrature privilegiando i grandi formati che coinvolgono con emozione “tattile” l’osservatore fino a provocare una sorta di piacevole, gratificante full-immersion. Gli spazi rappresentati sono i luoghi dell’esperienza vissuta in un clima naturale , permeato da un armonico silenzio, proprio delle pianure e delle lagune; ogni attenzione è volta a cogliere i tratti lirici e gli elementi essenziali di un paesaggio non solo morfologico e geografico ma soprattutto culturale ed emotivo.
Le opere di Delpin sono presenti in diverse esposizioni pubbliche e private e altrettante sono le mostre personali che lo hanno visto protagonista in varie città, italiane ed europee, tra cui Firenze, Gorizia, Trieste, Adelaide, Lubiana, Parigi e Vienna.