DAVID PARENTI ESPONE A SALÓ IL SUO CICLO SU PIER PAOLO PASOLINI

In quest’anno, in cui ricorre il 35° anniversario della scomparsa di Pier Paolo Pasolini, si susseguono le mostre di David Parenti dedicate al grande poeta e cineasta. Dopo quelle, per citare le ultime, tenute al Salone del Libro di Torino (unico artista espositore, che presentava inoltre i due libri della sua editrice “Don Quijote Editore”, rispettivamente su Pasolini e Fellini), al Pavé d’Orsay a Parigi e, recentissima, al Festival del Cinema delle Eolie, l’artista genovese di nascita e reggiano d’adozione inaugura Sabato 6 Novembre p.v., nelle sale del Fondaco di Palazzo Coen, una trentina di opere dal ciclo iniziato nel 1995 (tuttora in lavorazione insieme a quelli su Fellini e Marlon Brando & James Dean) Pasolini. Con la forza dello sguardo, sotto l’ègidia del Comune di Salò. Le opere sono articolate in ritratti, ambienti, scene da film e citazioni pittoriche. Realizzate con l’utilizzo della sola matita, ma in alcuni casi si riscontra l’aggiunta di alcune tecniche miste (foglia d’oro, d’argento e colori), su foglio, legno di pioppo e cartone, le opere di Parenti, grazie a una laboriosa e vibrante perizia esecutiva, sono pregne di una minuziosità formale di ascendenza fiamminga, di una poetica dell’emotività che rimanda a Vespignani e di una tensione stilistica che mira a superare la realtà meramente fotografica: dai ritratti di Pasolini, scavati con l’intenzione di far emergere dolorosi segreti insieme al rigore caratteriale, accanto a coloro che hanno lavorato con lui (il “Laurence Olivier di borgata” Franco Citti, il Terence Stamp angelico e conturbante di “Teorema”, la Mangano e la Callas, Totò e Ninetto etc.) agli ambienti autobiografici e filmici vissuti con “disperata” ma anche amorosa “vitalità” (dalla quiete solare di Grado alla luce calcinata e “bachiana” delle borgate romane) ai riferimenti agli indimenticabili Maestri ( Masaggio, Piero della Francesca, Caravaggio). La mostra di David Parenti, che registra provocatoriamente il “ritorno” di Pasolini a Salò dove fu allegoricamente ambientata la sua ultima opera filmica, sarà aperta al pubblico fino a Domenica 28 Novembre (orario: Giovedì e Venerdì dalle 15.30 alle 19.30 – Sabato e Domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30 - Info. Assessorato alla Cultura 0365 296834). A suggello dell’iniziativa culturale e “memoriale”, Domenica 28, alle ore 19, nella Sala dei Provveditori del Palazzo Municipale Ludovico Parenti terrà una lettura di poesie che spaziano da “Le ceneri di Gramsci” a “Transumar e organizzar” a “L’hobby del sonetto”. Saverio Del Gaudio