L’idea nasce durante un viaggio in India nel 2004. Appassionato per i dettagli sia nella città che negli interni, l’impulso di fotografare i bagni pubblici viene dalla voglia di ritrarre qualcosa di nuovo, un tema così comune e ‘sporco’ che nessuno ha mai pensato di raccontare. Dall’inizio, il progetto prende l’ambiziosa spinta di creare un lavoro comparativo in diverse parti del mondo. Si delinea la voglia di fare un confronto sull’uguaglianza e al contempo sulle diversità dello spazio e dell’oggetto in questione. Una ritmica presentazione di un immagine di quotidianità, che tutti hanno perlomeno una volta ogni giorno, spesso fra le prime cose su cui si posa lo sguardo. Qui il concetto di spazio pubblico viene inoltre visto in una dimensione individuale e non solo aperta a tutti. Uno spazio per i propri bisogni ma anche per passare momento di intimità. Il bagno come luogo per esprimere cose che solitamente non si esternano, fra scritte e macchie.