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Davide Bramante – New York, New Delhi, New Old
Prima mostra personale a Milano di Davide Bramante, “un artista che ha scelto la fotografia per stare dalla parte dell’arte”, come lo descrive Giacinto Di Pietrantonio curatore della mostra e docente all’Accademia di Belle Arti di Brera.
Comunicato stampa
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Verrà inaugurata il 5 marzo alle ore 18.30 la prima mostra personale a Milano di Davide Bramante, “un artista che ha scelto la fotografia per stare dalla parte dell’arte”, così lo descrive Giacinto Di Pietrantonio curatore della mostra e docente all’Accademia di Belle Arti di Brera. La galleria Fabbrica Eos, ospiterà l’esposizione aperta al pubblico dal 6 marzo al 18 aprile.
«Il mio modo di fotografare è identico al mio modo di ricordare, pensare, sognare, sperare, tutto avviene per sovrapposizioni temporali e spaziali», così l’artista siciliano descrive la sua ricerca fotografica. Le opere rappresentano visioni simultanee che spesso vengono accostate ad uno stile futurista. Attraverso delle stratificazioni, Bramante presenta delle immagini che fanno da specchio alla società contemporanea in un gioco di luci e ombre che si sovrappongono unendo fino a 9 fotogrammi. Nella sua “Milano verticale”, ad esempio, lo sguardo di chi ammira l’opera si perde nei meandri di un racconto immediato dalla mente dell’artista allo spettatore che rivive in un momento solo tutti i fotogrammi capaci di essere assorbiti dall’occhio umano in un vortice senza schemi spazio-temporali.
«Le nuove città sono delle rivisitazioni di città più antiche che esistono in giro per il mondo, città potentissime che comunque si ispirano a Roma e alla nostra storia - spiega Davide Bramante . Il più delle volte creo le mie città ideali sovrapponendone altre, ad esempio San Pietroburgo è stata creata a immagine e somiglianza di Roma e Parigi».
DAVIDE BRAMANTE nasce a Siracusa nel 1970. Frequenta l’Istituto Statale d’arte di Siracusa e l’Accademia Albertina di Belle arti di Torino. Nel 1999 torna a vivere a Siracusa, dopo tredici anni trascorsi tra Torino, Roma, Milano e New York. Opera dal 1991, realizzando lavori video, installazioni e fotografie. Nomen omen: un destino già segnato riporta al ricordo, nella mente dell’artista, le
domande del nonno che fin da piccolo lo fece appassionare al mondo dell’arte raccontandogli del celebre artista del Rinascimento.
La sua originalissima tecnica fotografica delle esposizioni multiple, composte da una sequenza che varia da 4 a 9 scatti realizzati in fase di ripresa non digitali, riesce a far convivere all’interno del suo lavoro le tre cose che ama di più: l’arte, la fotografia e il viaggio.
“Il tempo è congelato in una messa in scena che appare come l ’espressione spettacolare di urbanizzazioni già di per sé spettacolari. Lo spazio (la lontananza culturale e geografica) di questi luoghi subisce la medesima sorte: viene annullato”. L’arte di Davide Bramante viene definita così dal giornalista e scrittore Aldo Premoli che analizza le sue fotografie attraverso una metafora algebrica indispensabile per comprendere la moltitudine di sovrapposizioni e “new” che compongono i suoi scatti.
A questo punto la domanda sorge spontanea Davide Bramante è un artista o un fotografo?
Giancarlo Politi critico ed editore d'arte risponde così: “Ma come puoi chiamare fotografo un artista che riesce a trasformare Noto in una grande metropoli antica e moderna, simile a New York, Tokyo, New Delhi. Davide Bramante, artista o fotografo è stato l’ambasciatore poetico e profetico delle città multietniche di oggi. Tutte diverse e tutte eguali. Tutte belle e terribili. Più artista di così…”
La galleria Fabbrica Eos di Giancarlo Pedrazzini è stata fondata a Milano all’inizio degli anni ’90.
La galleria non segue una linea dogmatica nella ricerca di nuovi artisti, piuttosto un’idea: “l’Arte è 5 minuti più avanti da adesso”. E proprio questo essere avanti rappresenta perfettamente l’arte di Davide Bramante che racchiude in un'unica fotografia molteplici scatti creando così “la città ideale”
La galleria Fabbrica Eos da marzo 2019 ha aperto il nuovo spazio a Milano, con una vetrina illuminata fino a sera dove si alternano mostre personali e collettive, di fronte alla sede di Fondazione Feltrinelli e Microsoft in uno dei quartieri più in crescita della città.
«Il mio modo di fotografare è identico al mio modo di ricordare, pensare, sognare, sperare, tutto avviene per sovrapposizioni temporali e spaziali», così l’artista siciliano descrive la sua ricerca fotografica. Le opere rappresentano visioni simultanee che spesso vengono accostate ad uno stile futurista. Attraverso delle stratificazioni, Bramante presenta delle immagini che fanno da specchio alla società contemporanea in un gioco di luci e ombre che si sovrappongono unendo fino a 9 fotogrammi. Nella sua “Milano verticale”, ad esempio, lo sguardo di chi ammira l’opera si perde nei meandri di un racconto immediato dalla mente dell’artista allo spettatore che rivive in un momento solo tutti i fotogrammi capaci di essere assorbiti dall’occhio umano in un vortice senza schemi spazio-temporali.
«Le nuove città sono delle rivisitazioni di città più antiche che esistono in giro per il mondo, città potentissime che comunque si ispirano a Roma e alla nostra storia - spiega Davide Bramante . Il più delle volte creo le mie città ideali sovrapponendone altre, ad esempio San Pietroburgo è stata creata a immagine e somiglianza di Roma e Parigi».
DAVIDE BRAMANTE nasce a Siracusa nel 1970. Frequenta l’Istituto Statale d’arte di Siracusa e l’Accademia Albertina di Belle arti di Torino. Nel 1999 torna a vivere a Siracusa, dopo tredici anni trascorsi tra Torino, Roma, Milano e New York. Opera dal 1991, realizzando lavori video, installazioni e fotografie. Nomen omen: un destino già segnato riporta al ricordo, nella mente dell’artista, le
domande del nonno che fin da piccolo lo fece appassionare al mondo dell’arte raccontandogli del celebre artista del Rinascimento.
La sua originalissima tecnica fotografica delle esposizioni multiple, composte da una sequenza che varia da 4 a 9 scatti realizzati in fase di ripresa non digitali, riesce a far convivere all’interno del suo lavoro le tre cose che ama di più: l’arte, la fotografia e il viaggio.
“Il tempo è congelato in una messa in scena che appare come l ’espressione spettacolare di urbanizzazioni già di per sé spettacolari. Lo spazio (la lontananza culturale e geografica) di questi luoghi subisce la medesima sorte: viene annullato”. L’arte di Davide Bramante viene definita così dal giornalista e scrittore Aldo Premoli che analizza le sue fotografie attraverso una metafora algebrica indispensabile per comprendere la moltitudine di sovrapposizioni e “new” che compongono i suoi scatti.
A questo punto la domanda sorge spontanea Davide Bramante è un artista o un fotografo?
Giancarlo Politi critico ed editore d'arte risponde così: “Ma come puoi chiamare fotografo un artista che riesce a trasformare Noto in una grande metropoli antica e moderna, simile a New York, Tokyo, New Delhi. Davide Bramante, artista o fotografo è stato l’ambasciatore poetico e profetico delle città multietniche di oggi. Tutte diverse e tutte eguali. Tutte belle e terribili. Più artista di così…”
La galleria Fabbrica Eos di Giancarlo Pedrazzini è stata fondata a Milano all’inizio degli anni ’90.
La galleria non segue una linea dogmatica nella ricerca di nuovi artisti, piuttosto un’idea: “l’Arte è 5 minuti più avanti da adesso”. E proprio questo essere avanti rappresenta perfettamente l’arte di Davide Bramante che racchiude in un'unica fotografia molteplici scatti creando così “la città ideale”
La galleria Fabbrica Eos da marzo 2019 ha aperto il nuovo spazio a Milano, con una vetrina illuminata fino a sera dove si alternano mostre personali e collettive, di fronte alla sede di Fondazione Feltrinelli e Microsoft in uno dei quartieri più in crescita della città.
06
marzo 2020
Davide Bramante – New York, New Delhi, New Old
Dal 06 marzo al 18 aprile 2020
fotografia
Location
FABBRICA EOS
Milano, Piazzale Antonio Baiamonti, 2, (Milano)
Milano, Piazzale Antonio Baiamonti, 2, (Milano)
Orario di apertura
Martedì - sabato 10.30 - 13 e 15.30-18.30
Lunedì e domenica chiuso
Vernissage
5 Marzo 2020, h 18.30
Sito web
Ufficio stampa
Alessia Testori
Autore
Curatore
Autore testo critico