La realtà è in grado si sorprenderci, di stupirci, sta a noi prestare attenzione, soffermare lo sguardo su quello che ci circonda, lasciarci trasportare dalle emozioni. Davide Frisoni, pittore di fama internazionale e Sandro Pezzi, fotografo d’esperienza, presentano le loro particolari e originali visioni della città.

Davide Frisoni, nato a Rimini nel 1965, dal 1999 concentra il suo lavoro sull'osservazione del paesaggio urbano, microstorie, luoghi visti e percorsi in tempi diversi, istantanee sfocate di Milano, Rimini, New York, Venezia, mescolate ed assemblate nella sua mente creano nuovi racconti, inedite realtà. Questi quadri ci incuriosiscono, solleticano la nostra fantasia, vanno oltre le apparenze e la contingenza dell’immagine: Chi è alla guida? Dove sta andando? A cosa sta pensando?
Luci abbaglianti, pioggia, strade bagnate, automobili incolonnate nel traffico. I colori utilizzati dall'artista sono otto, impreziositi dalla polvere di quarzo che riflette maggiormente la luce conferendo al dipinto una silenziosa forza evocativa. Frisoni cattura istanti metropolitani, nei quali è imprigionata e socchiusa l'essenza più intima della città.
Le sue opere sono presenti in molti musei, collezioni pubbliche e private in Italia e all'estero (tra le altre: Ducati Collection di Tokyo e Sharon Gallery San Diego California, Pinacoteca di Crotone e Fondazione CARIM). Nel 2012 partecipa su invito di Vittorio Sgarbi alla Biennale di Venezia nel Padiglione Italia di Parma a Palazzo Pigorini dove porta una delle opere del ciclo dei Truckdriver.

Sandro Pezzi, fotografo specializzato in reportage (classe '69), realizza scatti composti, caratterizzati da immagini sovrapposte e originali accostamenti; racconta una particolare visione della città che non dorme mai, in cui prendono forma luoghi desiderati, nuovi spazi urbani creati dalla sua fantasia. L'immaginazione che corre senza freni alla ricerca di inedite realtà, rappresenta uno spazio urbano che è spazio reale condiviso. Pezzi, profondamente immerso nella poesia urbana di New York, nelle sue architetture e nei suoi simboli più patriottici, riesce abilmente a trasmettere l'energia e il movimento della metropoli attraverso un ritmo magico, quasi fantastico e surreale.
Dal 2007 al 2014 partecipa a tutte le edizioni di "Fotografia Europea"; nel 2012 espone a New York presso “Agora Gallery” nella mostra Altered States of Reality con grande consenso di pubblico e critica.