“Gottinga” è una storia sulla teoria dell’infinito di Cantor che ci traghetta attraverso le grandi idee e i risultati di Cantor, Hilbert e Gödel, spiegati a un giovane curioso da un professore vecchio e stanco. In un'aula apparentemente deserta dell'università di Gottinga, il professor Fiz tiene la sua ultima lezione. Entra pacato e triste e, quasi a scaricarsi, comincia un lungo e appassionato monologo che lo porterà a parlare di infiniti, di Cantor, Hilbert e Gödel. A un tratto, ecco l'incontro con Alkuin, uno studente di matematica che, nascosto fra i banchi, ha ascoltato, per caso, la curiosa lezione. Fuori, intanto, infuria la Storia e i nazisti rastrellano le strade. Il professore, indicando uno degli insiemi alla lavagna, asserisce: "Gli uomini sono, come dire... finiti".
Infiniti, invece, sono i numeri, ed è l'infinito l'argomento cardine del fumetto o più precisamente la teoria degli infiniti di Cantor. “Gottinga” è anche un buon fumetto didattico, da far leggere a adulti e bambini, perché capiscano che ci sono tanti infiniti, alcuni più grandi e altri più piccoli.
Gottinga ha costituito uno straordinario esordio per Davide Osenda, pluriapprezzato per la sua buona tecnica narrativa, per il tratto essenziale e corretto e la padronanza del colore che non è quella di un esordiente.
Davide nasce infatti come acquerellista, il che rende ancora più sorprendente il controllo che ha sulla narrazione.