Presentazione del volume e inaugurazione mostra

Decorazione. Una riflessione

Interventi di

Rosanna Ruscio
Valeria Tassinari

Opere di

Vincenzo Ceccarelli, Rosa Maria Cimino, Francesco Correggia, Alfred de Locatelli,
Maria Cristiana Fioretti, Barbara Giorgis, Ale Guzzetti, Felice Martinelli, Sergio Nannicola, Maria Teresa Padula, Beppe Sabatino, Vincenzo Sorrentino, Carlo Tognolina

Venerdì 15 aprile ore 18.30 - Ex Chiesa San Carpoforo

Il volume consiste in una raccolta di sedici riflessioni-critiche dedicata ad una delle pratiche più antiche della storia dell'arte "la decorazione".
Gli scritti accompagnati da immagini della storia dell'arte moderna e contemporanea, restituiscono al tema una vitalità nuova e ricca di spunti su cui ancora indagare.
Gli autori, studiosi ed artisti, nonché docenti dell'Accademia di Belle Arti di Brera, attraverso la specificità delle loro esperienze, hanno ricostruito percorsi e individuato quegli equivoci che si sono sommati e sovrapposti nei secoli. Partendo dalla significativa definizione di Henri Focillon, secondo il quale "la decorazione è il primo alfabeto del pensiero umano alle prese con lo spazio", ogni intervento ha indicato procedimenti e finalità, suggestioni e vocazioni.

Ad accompagnare le riflessioni-critiche ci sono le opere degli artisti, una selezione esemplificativa del loro operato svolto negli anni intorno a questa disciplina nella quale, al di là della singolarità di ogni contributo, ognuno ha potuto dimostrare l'importanza strumentale del progetto, concepito come congettura di pensiero e ragionamento di misura, come guida per l'immaginazione e l'espressione visiva.

Ed è proprio intorno alla logica intrinseca della progettazione che la decorazione ha continuato a
propagarsi in una molteplicità di sguardi e contesti. E se pensiamo che la nostra epoca sia venuta facendosi carico dell'ambizione di misurarsi con la molteplicità delle relazioni e sviluppando la curiosità per le esperienze di confine, allora i propositi della decorazione di intervenire ora sulle "superfici", ora negli "spazi ambientali", ora sull'uno e nell'altro insieme, più che una sfida rimproverabile deve essere considerata come un progetto destinato a svilupparsi in maniera concreta.