La casa è di volta in volta rifugio, luogo della memoria e del ricordo, simbolo di identità nel
tessuto sociale. A questa produzione di senso è connessa quella dell?estraneità: sullo sfondo delle ambientazioni domestiche di cui sonda la familiarità inquietante, l?artista ritrae la condizione dello straniero/ospite come uno stato in sé, indipendente in fin dei conti dal luogo di abitazione.
L?identità originaria ne risulta trasfigurata fino all?astrazione. L?estraneità può essere vissuta soltanto attraverso un lavoro di manipolazione di frammenti mutevoli, come galleggianti, che devono restare in movimento perché compongano un?immagine leggera.
L?istallazione, costituita da interventi in situ, stampe fotografiche digitali e video-proiezioni sarà animata martedì 8 giugno, a partire dalle ore 20.00 da un intervento dell?artista, che coinvolgerà il pubblico in una interazione con l?opera.

Dessislava Mineva, nata a Plovdiv (Bulgaria) nel 1976, vive e lavora tra Palermo e Parigi. Allieva dell?atelier Maystorov di Sofia, è diplomata all?Ecole Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi.