Il progetto Memorie in blu si avvale di un antico metodo di stampa fotografica, la cianotipia, dal tipico colore blu di Prussia e si sviluppa attorno ad un pensiero ricorrente, una sorta di ossessione data dal bisogno di lasciare una traccia nel tempo, o meglio di conservare, trattenere le tracce di persone, luoghi e oggetti che attraversano la nostra vita. Vere e proprie reliquie, gli oggetti diventano i portatori di messaggi lontani, evocano situazioni vissute o persino ricreate in nuove ambientazioni come nelle stanze fotografate da Zancana, luoghi abbandonati dove colloca le sue sedie, segni misteriosi di ignote presenze. Per Di Fazio invece è la stessa stanza, la medesima impronta di luce ripresa durante lo stesso evento di festa in festa anno dopo anno, traccia che si sovrascrive e si confonde nella memoria. Anche nelle immagini di Pirez sono presenti oggetti e affetti che silenziosamente imprimono solchi profondi nella memoria della sua infanzia trascorsa in Argentina.