Una collaborazione nata per creare un laboratorio sensoriale, in cui convivono immagini e suoni, sinonimi di esperienza sinestesica: fenomeno di intercomunicazione attraverso i sensi. Blemish, come imperfezione mediante la quale gli autori interpretano il loro senso di “perfezione” e ricerca estetica suggerita dalle opere integrate con gli ambienti e dai suoni composti/scomposti casuali e algoritmici. Matteo Farolfi, (Ferrara, 1972) presenta una decina di lavori fotografici, stampati su teli di pvc trasparenti e un’insolita installazione situata sulla torre di vedetta. Marianna di Palma, (Termoli, 1982) realizza una serie di enormi teste di animali create con la carta e un video che metterà in connessione l’acqua, con il fluire degli eventi. Eugenio Squarcia (Ferrara, 1985) lavora su tutta la struttura della mostra, creando un accurato padiglione sonoro, realizzato in diretta utilizzando sia la tecnica analogica che quella digitale.