Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Diego Caglioni / Rudina Hoxhaj – Vicinilontani
Vicinilontani, il titolo, suggerisce un doppio movimento dell’andare verso un soggetto e dell’allontanarsi, come se fosse in azione lo zoom di una macchina fotografica che restringe o allarga il campo visivo verso qualcosa che appare nitido, ma che puo’ anche sfocare e viceversa.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
vicinilontani, il titolo, suggerisce un doppio movimento dell'andare verso un soggetto e dell'allontanarsi, come se fosse in azione lo zoom di una macchina fotografica che restringe o allarga il campo visivo verso qualcosa che appare nitido, ma che puo' anche sfocare e viceversa.
Rudina Hoxhaj ha realizzato venti disegni di finestre, a matita, su carta. Finestre una diversa dall'altra, osservate dall'esterno (I vicini, 2009). L'inquadratura e' sempre la stessa: la finestra e' al centro del foglio ed e' isolata nello spazio vuoto della pagina. La casa, il contesto, non si vede. Descritti minuziosamente sono invece i particolari dello spazio interno che ogni finestra lascia intravedere, dettagli di vita quotidiana, fiori, animali, ritratti, lenzuola, mobili e altri vari segni indicatori che funzionano da indizi, attorno a cui immaginarsi storie e persone. La fonte sono fotografie di finestre scattate dall'artista, oppure trovate sul web. Rifacendole a mano, Rudina tenta di scavare nei dettagli, di accostarsi, di entrarci dentro, nel senso letterale del termine. Tramite il segno della mano, le anonime immagini fotografiche scaricate dal web o realizzate di persona, prendono vita, calore, unicità. Come dice Rudina, la finestra e' un passaggio, una soglia, verso l'intimità, che i disegni cercano di evocare e fissare.
Internet e' ancora la fonte, ma nel lavoro di Diego Caglioni il processo e' contrario. Avatar (2009) e' il titolo di una serie di quattro fotografie composte da una sovrapposizione di immagini di avatar, prese dalle chat, quelle immagini che ciascuno sceglie per rappresentarsi ed esporsi in pubblico. Mescolate le une alle altre per formare un unico grande volto, queste icone di identità fittizie, transitorie (oppure talvolta spudoratamente sincere), non sono piu' singolarmente riconoscibili, sono solo ombre sfuggevoli tanto quanto le identità che nascondono. Avatar e' un unico volto anonimo, spersonalizzato. Non conosciamo la reale natura delle relazioni interne alla massa di persone che lo compongono. Il lavoro e' in progress: ogni tot di mesi l'artista presenterà una nuova -sovrapposizione- di avatar. Fa parte del lavoro anche Public Messages (2009), un lungo foglio su cui sono scritte a macchina, ma senza inchiostro, obbligando a leggere da vicino, alcune frasi estrapolate dalle stesse chat. I frammenti di pensieri senza ordine, le considerazioni banali, intime o generali, fanno scorgere qua e là una soggettività. Questa affiora, ma per poi essere nuovamente riassorbita in un
flusso di voci.
I due lavori che compongono la mostra vicinilontani sono dunque due -aperture- sullo spazio intimo, ma questo spazio e' in bilico tra la presenza e l'assenza, viene cercato, evocato, immaginato, ma la sua certezza, la sua nitidezza, a volte si appanna, appare in lontananza. È uno spazio che oscilla.
Alessandra Pioselli
Rudina Hoxhaj ha realizzato venti disegni di finestre, a matita, su carta. Finestre una diversa dall'altra, osservate dall'esterno (I vicini, 2009). L'inquadratura e' sempre la stessa: la finestra e' al centro del foglio ed e' isolata nello spazio vuoto della pagina. La casa, il contesto, non si vede. Descritti minuziosamente sono invece i particolari dello spazio interno che ogni finestra lascia intravedere, dettagli di vita quotidiana, fiori, animali, ritratti, lenzuola, mobili e altri vari segni indicatori che funzionano da indizi, attorno a cui immaginarsi storie e persone. La fonte sono fotografie di finestre scattate dall'artista, oppure trovate sul web. Rifacendole a mano, Rudina tenta di scavare nei dettagli, di accostarsi, di entrarci dentro, nel senso letterale del termine. Tramite il segno della mano, le anonime immagini fotografiche scaricate dal web o realizzate di persona, prendono vita, calore, unicità. Come dice Rudina, la finestra e' un passaggio, una soglia, verso l'intimità, che i disegni cercano di evocare e fissare.
Internet e' ancora la fonte, ma nel lavoro di Diego Caglioni il processo e' contrario. Avatar (2009) e' il titolo di una serie di quattro fotografie composte da una sovrapposizione di immagini di avatar, prese dalle chat, quelle immagini che ciascuno sceglie per rappresentarsi ed esporsi in pubblico. Mescolate le une alle altre per formare un unico grande volto, queste icone di identità fittizie, transitorie (oppure talvolta spudoratamente sincere), non sono piu' singolarmente riconoscibili, sono solo ombre sfuggevoli tanto quanto le identità che nascondono. Avatar e' un unico volto anonimo, spersonalizzato. Non conosciamo la reale natura delle relazioni interne alla massa di persone che lo compongono. Il lavoro e' in progress: ogni tot di mesi l'artista presenterà una nuova -sovrapposizione- di avatar. Fa parte del lavoro anche Public Messages (2009), un lungo foglio su cui sono scritte a macchina, ma senza inchiostro, obbligando a leggere da vicino, alcune frasi estrapolate dalle stesse chat. I frammenti di pensieri senza ordine, le considerazioni banali, intime o generali, fanno scorgere qua e là una soggettività. Questa affiora, ma per poi essere nuovamente riassorbita in un
flusso di voci.
I due lavori che compongono la mostra vicinilontani sono dunque due -aperture- sullo spazio intimo, ma questo spazio e' in bilico tra la presenza e l'assenza, viene cercato, evocato, immaginato, ma la sua certezza, la sua nitidezza, a volte si appanna, appare in lontananza. È uno spazio che oscilla.
Alessandra Pioselli
14
marzo 2009
Diego Caglioni / Rudina Hoxhaj – Vicinilontani
Dal 14 marzo all'undici aprile 2009
arte contemporanea
Location
VIAMORONISEDICI SPAZIOARTE
Bergamo, Via Giambattista Moroni, 16 , (Bergamo)
Bergamo, Via Giambattista Moroni, 16 , (Bergamo)
Orario di apertura
mar - sab ore 16.00/19.30
Autore