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Dio si nasconde. Kozo Yano – Fotografie / André Simoncini – Poesie
La mostra riunisce trenta immagini, in un
suggestivo bianco/nero, realizzate dal fotografo giapponese Kozo Yano in
luoghi insospettabili del pianeta, cui si accompagnano i testi del poeta
lussemburghese André Simoncini che instaurano con le forme dei massicci
rocciosi, degli strati geologici e dei sedimenti pietrificati un dialogo
sorprendente in cui ricerca artistica e letteraria convergono
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La mostra “Dio si nasconde. Kozo Yano – Fotografie / André Simoncini –
Poesie”, ospitata presso la Galleria della Biblioteca Angelica di Roma
dal 23 gennaio al 10 febbraio 2018, riunisce trenta immagini, in un
suggestivo bianco/nero, realizzate dal fotografo giapponese Kozo Yano in
luoghi insospettabili del pianeta, cui si accompagnano i testi del poeta
lussemburghese André Simoncini che instaurano con le forme dei massicci
rocciosi, degli strati geologici e dei sedimenti pietrificati un dialogo
sorprendente in cui ricerca artistica e letteraria convergono. La
bellezza nascosta nelle rocce fotografate può imprevedibilmente
mostrarsi nei bizzarri e deformi profili di volti umani. “Gli occhi
stravolti/Intrappolati/Scrutano le rovine/Dalle asperità minacciose/Che
fanno a pezzi il sole/E che la notte incombente/Sottoporrà a una
ricostruzione simulata”: così le poesie di André Simoncini fanno da
contrappunto alle fotografie di Kozo Yano e viceversa in un gioco
continuo di rimandi.
L’esposizione, che si avvale del patrocinio del Ministero dei Beni e
delle Attività Culturali e del Turismo, della Biblioteca Angelica,
dell’Ambasciata del Granducato di Lussemburgo a Roma, dell’Istituto
Giapponese di Cultura, ed è organizzata dalla Cooperativa Sociale Apriti
Sesamo – Roma con la collaborazione dell’Associazione Culturale
Convivium – Lussemburgo, è a cura di Stefania Severi e Maria Luisa
Caldognetto e sarà inaugurata martedì 23 gennaio alle ore 17.00.
La mostra
Il tema che accomuna l’elaborazione artistica e poetica di Yano e
Simoncini rimanda ad un atteggiamento esistenziale in cui gli
interrogativi sul significato dello stare al mondo rimangono insoluti,
nessuna epifania è concessa all’uomo costretto a misurarsi con la
sordità di un cosmo apparentemente refrattario nella sua algida
impenetrabilità. “Dio si nasconde” e tuttavia la parola poetica, scabra
e a tratti tagliente come scheggia, si riconosce nelle forme e nelle
superfici sapientemente catturate nella loro impassibile drammaticità,
traendone alimento e a sua volta investendole di significati che si
concretano in uno stato di grazia vivificante e condiviso di grande
suggestione.
Secondo Kozo Yano guardare è un gesto semplice e nello stesso tempo
importantissimo, perché “la bellezza si può nascondere ovunque, anche
nei dettagli più piccoli di un oggetto apparentemente banale…”.
Nelle fotografie in mostra si scorgono volti di granito su cui il vento
ha scolpito nei millenni lineamenti quasi espressionistici: uno sguardo
stravolto dalla stanchezza, una bocca arrotondata dallo stupore, due
occhi scuri spalancati dallo spavento. E per Simoncini “Una
spaccatura/Frantuma il vuoto/Il silenzio/Esala un rantolo/Nel profondo
dell’abisso/La sua eco infinita gli ha dato il cambio”.
Se gli si chiede conto dei maestri della fotografia su cui si è formato,
Kozo Yano risponde che la sua prima fonte di ispirazione è, ed è sempre
stata, la natura, e tutto ciò che le “sta dietro”: “Io cerco la
dimensione fantastica dietro a ogni cosa e a ogni situazione, e migliaia
di misteri nascosti”. Niente scalpello né colpi da maestro per dare
espressività alla pietra. Aria, terra e luce parlano da sole mentre Yano
ci mette in contatto con l’artista per eccellenza: la natura perché,
come lui stesso afferma, è lei stessa che a volte diventa artista.
L’incontro tra Yano e Simoncini è avvenuto inizialmente sul piano
professionale poiché quest’ultimo dirige a Lussemburgo una delle più
importanti gallerie d’arte contemporanea. La frequentazione ha fatto
scoprire le affinità tra le immagini poetiche e le immagini visive.
La mostra è stata inaugurata nel 2014 in Lussemburgo, presso la Galerie
Simoncini, che ne ha altresì pubblicato il catalogo in francese. Una
successiva tappa in Giappone ha avuto luogo nel 2015 a Tokyo, presso
l’Ambasciata del Lussemburgo, in occasione del semestre di presidenza UE
del Granducato.
Kozo Yano fotografo
Nato a Tokyo in Giappone, arriva in Europa all’inizio degli anni
Settanta. Dopo un periplo di due anni sul continente e un breve ritorno
in Giappone, si stabilisce definitivamente in Francia nel 1979. Fin
dall’età di vent’anni si è cimentato rispettivamente con le attività di
designer, direttore artistico e direttore creativo in agenzie di
comunicazione e di design. Il suo effettivo debutto con la fotografia
risale agli anni Novanta. Ha all’attivo varie esposizioni in Francia,
Italia, Lussemburgo e Giappone.
André Simoncini poeta
Nato in Lussemburgo da una famiglia di ascendenza italiana, traduttore e
interprete di formazione, coniuga la sua indiscussa passione per la
poesia con l’attività di gallerista ed editore. Presente costantemente
sulla scena artistico-letteraria della capitale del Granducato, è autore
di diverse raccolte poetiche in lingua francese, alcune delle quali
illustrate da artisti. Con il fotografo Kozo Yano ha pubblicato, nel
2014, Dieu se cache (traduzione giapponese di Takashi Furugaichi, 2015;
traduzione italiana di Maria Luisa Caldognetto, 2018).
EVENTI
Giovedì 25 gennaio ore 17.00
Lettura scenica delle liriche di André Simoncini pubblicate nel volume
Dio si nasconde. Voce recitante: Chiara Pavoni (attrice). Proiezione di
immagini del fotografo Kozo Yano.
Sabato 27 gennaio ore 10.30
Incontro sul tema Quando la poesia attraversa le frontiere – Itinerari
incrociati tra Italia e Lussemburgo. Intervengono i poeti Elio Pecora e
André Simoncini; introduce e coordina Maria Luisa Caldognetto. Nel corso
della manifestazione verrà presentata la rivista internazionale “Poeti e
Poesia” diretta da Elio Pecora che ha recentemente pubblicato una serie
di liriche di Simoncini con traduzione italiana a fronte di Maria Luisa
Caldognetto.
Sabato 10 febbraio ore 11.00
Finissage alla presenza delle curatrici Stefania Severi e Maria Luisa
Caldognetto.
Poesie”, ospitata presso la Galleria della Biblioteca Angelica di Roma
dal 23 gennaio al 10 febbraio 2018, riunisce trenta immagini, in un
suggestivo bianco/nero, realizzate dal fotografo giapponese Kozo Yano in
luoghi insospettabili del pianeta, cui si accompagnano i testi del poeta
lussemburghese André Simoncini che instaurano con le forme dei massicci
rocciosi, degli strati geologici e dei sedimenti pietrificati un dialogo
sorprendente in cui ricerca artistica e letteraria convergono. La
bellezza nascosta nelle rocce fotografate può imprevedibilmente
mostrarsi nei bizzarri e deformi profili di volti umani. “Gli occhi
stravolti/Intrappolati/Scrutano le rovine/Dalle asperità minacciose/Che
fanno a pezzi il sole/E che la notte incombente/Sottoporrà a una
ricostruzione simulata”: così le poesie di André Simoncini fanno da
contrappunto alle fotografie di Kozo Yano e viceversa in un gioco
continuo di rimandi.
L’esposizione, che si avvale del patrocinio del Ministero dei Beni e
delle Attività Culturali e del Turismo, della Biblioteca Angelica,
dell’Ambasciata del Granducato di Lussemburgo a Roma, dell’Istituto
Giapponese di Cultura, ed è organizzata dalla Cooperativa Sociale Apriti
Sesamo – Roma con la collaborazione dell’Associazione Culturale
Convivium – Lussemburgo, è a cura di Stefania Severi e Maria Luisa
Caldognetto e sarà inaugurata martedì 23 gennaio alle ore 17.00.
La mostra
Il tema che accomuna l’elaborazione artistica e poetica di Yano e
Simoncini rimanda ad un atteggiamento esistenziale in cui gli
interrogativi sul significato dello stare al mondo rimangono insoluti,
nessuna epifania è concessa all’uomo costretto a misurarsi con la
sordità di un cosmo apparentemente refrattario nella sua algida
impenetrabilità. “Dio si nasconde” e tuttavia la parola poetica, scabra
e a tratti tagliente come scheggia, si riconosce nelle forme e nelle
superfici sapientemente catturate nella loro impassibile drammaticità,
traendone alimento e a sua volta investendole di significati che si
concretano in uno stato di grazia vivificante e condiviso di grande
suggestione.
Secondo Kozo Yano guardare è un gesto semplice e nello stesso tempo
importantissimo, perché “la bellezza si può nascondere ovunque, anche
nei dettagli più piccoli di un oggetto apparentemente banale…”.
Nelle fotografie in mostra si scorgono volti di granito su cui il vento
ha scolpito nei millenni lineamenti quasi espressionistici: uno sguardo
stravolto dalla stanchezza, una bocca arrotondata dallo stupore, due
occhi scuri spalancati dallo spavento. E per Simoncini “Una
spaccatura/Frantuma il vuoto/Il silenzio/Esala un rantolo/Nel profondo
dell’abisso/La sua eco infinita gli ha dato il cambio”.
Se gli si chiede conto dei maestri della fotografia su cui si è formato,
Kozo Yano risponde che la sua prima fonte di ispirazione è, ed è sempre
stata, la natura, e tutto ciò che le “sta dietro”: “Io cerco la
dimensione fantastica dietro a ogni cosa e a ogni situazione, e migliaia
di misteri nascosti”. Niente scalpello né colpi da maestro per dare
espressività alla pietra. Aria, terra e luce parlano da sole mentre Yano
ci mette in contatto con l’artista per eccellenza: la natura perché,
come lui stesso afferma, è lei stessa che a volte diventa artista.
L’incontro tra Yano e Simoncini è avvenuto inizialmente sul piano
professionale poiché quest’ultimo dirige a Lussemburgo una delle più
importanti gallerie d’arte contemporanea. La frequentazione ha fatto
scoprire le affinità tra le immagini poetiche e le immagini visive.
La mostra è stata inaugurata nel 2014 in Lussemburgo, presso la Galerie
Simoncini, che ne ha altresì pubblicato il catalogo in francese. Una
successiva tappa in Giappone ha avuto luogo nel 2015 a Tokyo, presso
l’Ambasciata del Lussemburgo, in occasione del semestre di presidenza UE
del Granducato.
Kozo Yano fotografo
Nato a Tokyo in Giappone, arriva in Europa all’inizio degli anni
Settanta. Dopo un periplo di due anni sul continente e un breve ritorno
in Giappone, si stabilisce definitivamente in Francia nel 1979. Fin
dall’età di vent’anni si è cimentato rispettivamente con le attività di
designer, direttore artistico e direttore creativo in agenzie di
comunicazione e di design. Il suo effettivo debutto con la fotografia
risale agli anni Novanta. Ha all’attivo varie esposizioni in Francia,
Italia, Lussemburgo e Giappone.
André Simoncini poeta
Nato in Lussemburgo da una famiglia di ascendenza italiana, traduttore e
interprete di formazione, coniuga la sua indiscussa passione per la
poesia con l’attività di gallerista ed editore. Presente costantemente
sulla scena artistico-letteraria della capitale del Granducato, è autore
di diverse raccolte poetiche in lingua francese, alcune delle quali
illustrate da artisti. Con il fotografo Kozo Yano ha pubblicato, nel
2014, Dieu se cache (traduzione giapponese di Takashi Furugaichi, 2015;
traduzione italiana di Maria Luisa Caldognetto, 2018).
EVENTI
Giovedì 25 gennaio ore 17.00
Lettura scenica delle liriche di André Simoncini pubblicate nel volume
Dio si nasconde. Voce recitante: Chiara Pavoni (attrice). Proiezione di
immagini del fotografo Kozo Yano.
Sabato 27 gennaio ore 10.30
Incontro sul tema Quando la poesia attraversa le frontiere – Itinerari
incrociati tra Italia e Lussemburgo. Intervengono i poeti Elio Pecora e
André Simoncini; introduce e coordina Maria Luisa Caldognetto. Nel corso
della manifestazione verrà presentata la rivista internazionale “Poeti e
Poesia” diretta da Elio Pecora che ha recentemente pubblicato una serie
di liriche di Simoncini con traduzione italiana a fronte di Maria Luisa
Caldognetto.
Sabato 10 febbraio ore 11.00
Finissage alla presenza delle curatrici Stefania Severi e Maria Luisa
Caldognetto.
23
gennaio 2018
Dio si nasconde. Kozo Yano – Fotografie / André Simoncini – Poesie
Dal 23 gennaio al 10 febbraio 2018
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
BIBLIOTECA ANGELICA – GALLERIA ANGELICA
Roma, Via Di Sant'agostino, 11, (Roma)
Roma, Via Di Sant'agostino, 11, (Roma)
Orario di apertura
martedì - mercoledì - giovedì - ore 10.00-18.30
(intervallo di un'ora 13.30-14.30); venerdì e sabato ore 10.00-13.30
Vernissage
23 Gennaio 2018, h 17
Sito web
www.apritisesamo.org
Autore
Curatore