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Disinformazioni
Disinformazioni con il patrocinio della Via Francigena Road to Rome e Cultural Route of the Council of Europe, della Regione Lazio, della Provincia di Viterbo, del Comune di Vetralla, dell’Unpli Lazio.
Comunicato stampa
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Disinformazioni - 2019
Le esperienze si incontrano e generano un punto, inconsapevolmente o coscientemente, poco importa. Non c'è verità o forse ogni linea conosce la sua ragione. Ma è tutto un costrutto, non c'è natura che non sia già cultura. Riutilizzare e plasmare, essere immortali oppure effimeri, l'incrocio è liquido e non stabile. Conservare o lasciare al tempo il suo lavoro mentre ogni voce ha ragione. Un'istruzione senza fonte si trasforma nel perverso gioco della banalità del male, dove ogni linea è dritta e nessuno ne conosce il percorso. Lasciarsi guidare o scegliere, interagire o subire quando la pigrizia ci costringe ad acquistare nuovo ferro o plastica già plasmata. Potremmo dissetare la curiosità o un bisogno primario se non fossimo costretti a decifrare l'ennesimo codice che arrogantemente palesa la sua verità. Ora prendi l'innaffiatoio, segui le istruzioni, riempi i bicchieri, disseta il tuo bisogno di conoscenza o semplicemente annaffia l'opera d'arte oppure osserva l'altro che potrebbe conoscere la soluzione se solo potesse giungere da questa parte del reale. Qualsiasi azione intraprenderai, non accadrà nulla.
Trash Vortex - 2021
La plastica componente invasiva della nostra quotidianità; materiale innovativo capace di rivoluzionare la produzione industriale, diventato elemento contaminante incorporato negli strati naturali. L'era dell’uomo, appunto: Antropocene, nasce come progetto nel 1999 con delle audiovideografie che mostrano materiali plastici, incorporati e sedimentati nella terra, protagonisti anche dell’omonima installazione del 2016 in cui il pubblico è invitato a gettare buste di plastica sparpagliate in una stanza, in un pozzo sospeso e aperto, da cui ricadono rientrando inevitabilmente in circolo. Dopo i cinque dipinti in bianco e nero del 2019, quasi fotografie, istantanee del nostro tempo, dove non c’è l’uomo, ma solo il suo passaggio con la tela e la materia incorporata che si degraderà lentamente, il percorso prosegue con l’installazione/audiovisiva “Trash Vortex”, triste nome attribuito all’isola di plastica galleggiante, che si è formata nell’Oceano Pacifico con gli accumuli di plastica gettati in acqua.
Le esperienze si incontrano e generano un punto, inconsapevolmente o coscientemente, poco importa. Non c'è verità o forse ogni linea conosce la sua ragione. Ma è tutto un costrutto, non c'è natura che non sia già cultura. Riutilizzare e plasmare, essere immortali oppure effimeri, l'incrocio è liquido e non stabile. Conservare o lasciare al tempo il suo lavoro mentre ogni voce ha ragione. Un'istruzione senza fonte si trasforma nel perverso gioco della banalità del male, dove ogni linea è dritta e nessuno ne conosce il percorso. Lasciarsi guidare o scegliere, interagire o subire quando la pigrizia ci costringe ad acquistare nuovo ferro o plastica già plasmata. Potremmo dissetare la curiosità o un bisogno primario se non fossimo costretti a decifrare l'ennesimo codice che arrogantemente palesa la sua verità. Ora prendi l'innaffiatoio, segui le istruzioni, riempi i bicchieri, disseta il tuo bisogno di conoscenza o semplicemente annaffia l'opera d'arte oppure osserva l'altro che potrebbe conoscere la soluzione se solo potesse giungere da questa parte del reale. Qualsiasi azione intraprenderai, non accadrà nulla.
Trash Vortex - 2021
La plastica componente invasiva della nostra quotidianità; materiale innovativo capace di rivoluzionare la produzione industriale, diventato elemento contaminante incorporato negli strati naturali. L'era dell’uomo, appunto: Antropocene, nasce come progetto nel 1999 con delle audiovideografie che mostrano materiali plastici, incorporati e sedimentati nella terra, protagonisti anche dell’omonima installazione del 2016 in cui il pubblico è invitato a gettare buste di plastica sparpagliate in una stanza, in un pozzo sospeso e aperto, da cui ricadono rientrando inevitabilmente in circolo. Dopo i cinque dipinti in bianco e nero del 2019, quasi fotografie, istantanee del nostro tempo, dove non c’è l’uomo, ma solo il suo passaggio con la tela e la materia incorporata che si degraderà lentamente, il percorso prosegue con l’installazione/audiovisiva “Trash Vortex”, triste nome attribuito all’isola di plastica galleggiante, che si è formata nell’Oceano Pacifico con gli accumuli di plastica gettati in acqua.
19
giugno 2021
Disinformazioni
Dal 19 al 27 giugno 2021
arte contemporanea
Location
PALAZZO ZELLI
Vetralla, Via Andrea Scriattoli, 1, (Viterbo)
Vetralla, Via Andrea Scriattoli, 1, (Viterbo)
Orario di apertura
sabato e domenica ore 16.00-23.00
Autore
Patrocini