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Display presenta The Working Heads, la maratona online con i protagonisti del lavoro creativo
Nella giornata che celebra i lavoratori, un grande evento digitale per ripensare lo spettacolo e la sua ripartenza
Si terrà il primo maggio la maratona online dedicata a tutti i professionisti dello spettacolo, i working heads: dai creativi agli artisti, dai ballerini agli attori, dai registi alle maestranze, passando per le più importanti piattaforme di fruizione dei contenuti digitali. Saranno loro i protagonisti del quarto show digitale di Display dal titolo inequivocabile: “The Working Heads, resistenza creativa!”.
Una “maratona evento” che, nell’arco di 7 ore, accenderà le luci sul mondo delle arti e dello spettacolo, settore a cui la pandemia ha imposto uno stop epocale: secondo un recentissimo rapporto di Ernst & Young i ricavi di entertainment e cultura sono crollati del 31% rispetto al 2019 (persino più del turismo, che ha perso il 27%), all’incirca 200 miliardi di euro di giro d’affari in meno.
Un primo maggio alternativo quello proposto da The Working Heads il cui scopo è lanciare dal palco virtuale un messaggio di civica “resistenza creativa” grazie alle parole e alle performance di più di 50 ospiti, tra cui i comici Maccio Capatonda e Pino Insegno, il musicista dei Planet Funk Alex Uhlmann, il cantante Mario Biondi, il cryptoartist Federico Clapis, il VP di Vimeo Daniel Cebrian, gli youtubers Casa Surace, la regista Alessia Scarso, artisti che hanno visto la loro arte mutare rapidamente e che hanno fatto leva sulla pandemia per reinventarsi.
Una riflessione collettiva che abbraccia personaggi noti e meno noti, tutti protagonisti della call lanciata da The Working Heads che chiama a raccolto artisti italiani per raccontare le proprie idee e i progetti sviluppati durante la pandemia, quando solo apparentemente era tutto fermo. In pochi giorni raccolte oltre 200 risposte: le 10 idee reputate migliori verranno esposte dagli ideatori sul palco del 1 maggio.
“Questo impensabile periodo ci ha tolto tante cose, ma ci ha anche dato tempo per ripensarle. È in corso una rivisitazione di tutto ciò che è spettacolo - dice Michele Franzese, direttore di Scai comunicazione, l’agenzia che ha ideato Display - attraverso spunti creativi nati dall’immobilismo e coadiuvati dal digitale; è tempo di sfruttare il sorgere di nuove idee e di saper reinventare il rapporto con il pubblico – continua Franzese - per allinearlo al necessario cambiamento già in marcia persino nelle arti più antiche, quali la recitazione e lo spettacolo dal vivo.
L’iniziativa è sostenuta da Glo e in.HR.