Un savoir faire eccezionale

In soli sei anni, Bruno Domeau (41 anni) e Philippe Pérès (33 anni) hanno creato un marchio che si è imposto nella cerchia molto stretta degli editori di design. Rispettivamente sellaio e tappezziere – Philippe Pérès viene dal “compagnonnage” -, i due associati hanno presto mostrato una capacità nell’affrontare la realizzazione di un sedile, che quest’ultimo sia destinato all’interno di una casa, di una macchina o di aeroplano, a partire dal prototipo fino ai minimi dettagli delle rifiniture. Naturalmente con una particolare attenzione nella scelta dei materiali e giungendo quasi a creare un marchio di fabbrica di materie come il tappeto di lana intessuto, la pelle o il crine di cavallo oppure il cuoio inguainato su resina di sintesi. Infine, cosa rara per gli artigiani del mobile, il duo ha voluto assumere egli stesso l’edizione e la diffusione dei modelli da loro sviluppati attraverso una rete di negozi selezionati e, da poco, il loro show-room a La Garenne-Colombes.

Uno spirito contemporaneo

Mentre la maggior parte degli atelier che operano in questo settore si limitano ad esprimere il loro savoir faire nella Bergère Luigi XV o la poltrona Voltaire, Bruno Domeau e Philippe Pérès hanno deciso di mettere le proprie competenze al servizio della creazione contemporanea. Dopo l’incontro con Christophe Pillet, il primo designer con il quale hanno collaborato e collaborano tuttora, altri creatori come Ronan e Erwan Bourellec, Matali Crasset, l’agenzia Odile Decq e Benoît Cornette, Andrée Putman … fanno parte del loro catalogo. Con una parola d’ordine :

concepire pezzi di alto livello in serie, restando vicino tuttavia al su misura, vale a dire dotati di un livello di rifiniture che si trovano di rado nell’universo del mobile ma più frequenti in quello dell’alta moda. E’ proprio con queste premesse che sviluppano con alcuni creatori specifici progetti di ristrutturazione quali ad esempio gli allestimenti dei negozi Dior Paris-New York-Tokio-Milano (Hedi Slimane), l’arredo della hall dell’Unesco a Parigi (Agenzia O.Decq e B. Cornette), alcuni dettagli del Hi-Hotel a Nizza (Matali Crasset), la boutique del cacciatore Rodolphe Ménudier a Parigi (Christophe Pillet)…, e per il proprio conto, delle collaborazioni con l’industria dell’automobile (Concept car Citroën C Air Dream) e l’aeronautica (gli interni del TBM 700 della SOCATA, filiale dell’EADS).


Un evento a Milano

Nella prossima primavera, in occasione del Salone del Mobile di Milano, Domeau & Pérès presenterà per la prima volta nella capitale lombarda un saggio della sua collezione attraverso la selezione di una dozzina di pezzi di eccezionale fattura. E’ al Centre culturel français de Milan, promotore e organizzatore dell’evento, che il pubblico potrà scoprire, dal 13 aprile fino all’8 maggio, questa scelta rappresentativa della loro capacità d’innovazione. Da notare che la mostra sarà concepita in collaborazione con Olivier Reneau, critico d’arte e specializzato nella creazione contemporanea, e Alexandre de Betak, direttore artistico di sfilate di moda al quale è affidata la scenografia. Un catalogo, a testimonianza dell’evento, sarà pubblicato e disponibile per l’occasione.
Il duo ha inoltre scelto di creare l’evento durante il grande appuntamento internazionale del design di Milano realizzando per questo “soggiorno” un oggetto unico, all’immagine dei capolavori dei “Compagnons du devoir”. Perfettamente in sintonia con lo spirito Domeau & Pérès, questa creazione non mancherà di sorprendere gli habitués del Salone del Mobile e i Milanesi.