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Domenico Di Genni – Inside
Una serie di trittici, composti ciascuno di due elementi più pacati nella scelta della tavolozza e di uno più forte, raccontano una terra, la sua umanità, il suo dolore, la voglia di rinascere ogni volta che qualcosa o qualcuno ne sfregi l’anima
Comunicato stampa
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Domenico Di Genni conversa con la città di Catania. E ne indaga storia, letteratura, religiosità, folklore e spiritualità. Con tenerezza e grande coscienza pittorica. Una serie di trittici, composti ciascuno di due elementi più pacati nella scelta della tavolozza e di uno più forte, raccontano una terra, la sua umanità, il suo dolore, la voglia di rinascere ogni volta che qualcosa o qualcuno ne sfregi l’anima.
Un progetto coraggioso che chiama in causa valenze culturali e politiche, espressioni popolari e fattori ambientali. Nella sua piccola grande mostra pensata per Catania si avvicendano l’Etna e Giovanni Verga, la processione di Sant’Agata e segni sopravvissuti di superstizione, paesaggi urbani accampati verso il cielo e scorci di strade e piazze, elementi architettonici e dettagli di chiese, un pavimento, una balaustra, una statua lignea. Un documento artistico contemporaneo che rilegge un popolo e il posto dove ha scritto il proprio destino.
I lavori di questa mostra offrono una fotografia contemporanea di Catania, e se i colori virano verso qualcosa di esagerato o innaturale, raccontano comunque in modo preciso e inconfondibile un frammento di verità. Così il gonfalone dorato sostenuto dai credenti, i gioielli appuntati al manto della santa, il viso di una giovane donna a mani giunte e ancora uno scorcio notturno o il volto di un personaggio famoso, diventano simbolo di un mondo che contrae la barriera del tempo accorpando passato e presente.
L’Etna che erutta è indice adesso e da sempre di una natura meravigliosa e infida; la collegiata di una chiesa protegge da secoli coloro che sanno guardare a Dio e continuerà a farlo; Giovanni Verga addita ancora, nei suoi romanzi, ingiustizie e passioni di umili pescatori, mentre i quartieri nuovi invadono a macchia d’olio la campagna, lasciando tracce di genti in cammino verso il nulla.
Anna Caterina Bellati
Un progetto coraggioso che chiama in causa valenze culturali e politiche, espressioni popolari e fattori ambientali. Nella sua piccola grande mostra pensata per Catania si avvicendano l’Etna e Giovanni Verga, la processione di Sant’Agata e segni sopravvissuti di superstizione, paesaggi urbani accampati verso il cielo e scorci di strade e piazze, elementi architettonici e dettagli di chiese, un pavimento, una balaustra, una statua lignea. Un documento artistico contemporaneo che rilegge un popolo e il posto dove ha scritto il proprio destino.
I lavori di questa mostra offrono una fotografia contemporanea di Catania, e se i colori virano verso qualcosa di esagerato o innaturale, raccontano comunque in modo preciso e inconfondibile un frammento di verità. Così il gonfalone dorato sostenuto dai credenti, i gioielli appuntati al manto della santa, il viso di una giovane donna a mani giunte e ancora uno scorcio notturno o il volto di un personaggio famoso, diventano simbolo di un mondo che contrae la barriera del tempo accorpando passato e presente.
L’Etna che erutta è indice adesso e da sempre di una natura meravigliosa e infida; la collegiata di una chiesa protegge da secoli coloro che sanno guardare a Dio e continuerà a farlo; Giovanni Verga addita ancora, nei suoi romanzi, ingiustizie e passioni di umili pescatori, mentre i quartieri nuovi invadono a macchia d’olio la campagna, lasciando tracce di genti in cammino verso il nulla.
Anna Caterina Bellati
29
settembre 2007
Domenico Di Genni – Inside
Dal 29 settembre all'otto ottobre 2007
arte contemporanea
Location
CHIESA DI SAN GIUSEPPE AL DUOMO
Catania, Via Vittorio Emanuele Ii, 217, (Catania)
Catania, Via Vittorio Emanuele Ii, 217, (Catania)
Orario di apertura
lun-sab 15-19; mattine e domenica su appuntamento
Vernissage
29 Settembre 2007, ore 18.00
Autore
Curatore