Sabato 27 Ottobre 2007, si inaugura l’installazione site specific “Paradise”, nella nuova Villa Comunale di Maddaloni, in Piazza Mercato. Lo spazio, situato davanti al Palazzo Ducale, poi Real Collegio Militare, era adibito fin dal Settecento, a mercato e luogo di importanti scambi commerciali.

“Paradise”, recupera una tecnica tradizionale come quella della ceramica, per reinterpretarla secondo una sensibilità squisitamente contemporanea. La ceramica è materia alchemica, fusione dei tre elementi primari: terra, acqua, fuoco, ma è anche il mezzo espressivo delle maestranze locali che risiedevano in “via dei Faenzari” e che tanto lustro avevano dato alla città.

L’opera rimanda ad una condizione di equilibrio tra uomo e natura, uno stato che gli artisti hanno immaginato come un eden forse “ideale”, ma più che mai necessario.

Un invito a ritrovare l’Arcadia , a intraprendere il viaggio alla ricerca della felicità vera, il ritorno alla madre terra, alla natura, alla libertà.



Massimo Napolitano è scenografo, con esperienze in campo cinematografico e teatrale.

Domenico Napolitano è artista che utilizza senza gerarchie, diversi media, dalla pittura all’installazione, dalla fotografia al video. Ha esposto a Venezia, Milano, Bratislava, Singapore, Napoli.

Attualmente è in corso al M.A.C. Museo Archeologico di Calatia, una sua mostra personale, con dipinti,fotografie, installazioni e video.

E’ tra i fondatori del gruppo Underworld, con Giuseppe Montesano e ha collaborato con il fotografo Antonio Biasiucci al progetto Il tesoro sepolto.

Sue opere sono pubblicate nel volume antologico Periferie, ai margini delle città a cura di Stefania Scateni, editore Laterza, e in Napoli Assediata a cura di Vincenzo Trione e Giuseppe Montesano, editore Pironti.

Negli ultimi anni ha concentrato la sua ricerca artistica, sulle trasformazioni dell’ambiente urbano, con un progetto video in tre parti sulle città di Barcellona, Praga e Bratislava. La sua attenzione si rivolge dal 2005 alle Periferie, con un ciclo di opere, che l’artista definisce “iperrealiste”.