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Donatella Landi – Focus Naturae
I lavori in mostra evidenziano una forte attenzione alla relazione con il mondo naturale, presente da tempo nella ricerca dell’artista, relazione che in questi lavori viene articolata attraverso lo studio del particolare.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
I lavori in mostra evidenziano una forte attenzione alla relazione con il mondo naturale,
presente da tempo nella ricerca dell'artista, relazione che in questi lavori viene articolata attraverso
lo studio del particolare. Vento, fruscio di foglie, uccelli, passi nel bosco, sono questi i suoni che
compongono Breathe Normally (foto acustica su tela) nella quale la visione incantata di una natura
in piena espressione, un paesaggio quasi magico, viene perturbata da un insieme sonoro che ad uno
sguardo più attento si scopre essere la somma di tante porzioni isolate di suoni d'ambiente, registrati
con un microfono fucile che, analogamente ad uno spot luminoso, “illumina” una sezione di spazio
separandola dall’ambiente generale.
“Una sensazione acustica e percettiva simile a quella a cui verrebbe sottoposto un corpo
nel passaggio da una materia densa e gelatinosa ad un'altra di minore densità, o al
“vuoto”.
I suoni “micro” diventano così una sorta di “frattale sonoro”, ovvero riportano in
acustica il concetto matematico che descrive un frattale come “una curva frazionata a
invarianza di scala” che cioè si ripete con le medesime caratteristiche ad ogni livello di
grandezza – la stessa che osserviamo nella struttura linfatica di una foglia, (molto simile
alla circolazione sanguigna ed al nostro sistema respiratorio.”(Donatella Landi)
È possibile scomporre l'ambiente e ricomporlo in un ordine diverso, cambiando la nostra
posizione rispetto all'immagine – e ai suoi elementi acustici, che penetrano lo spazio e si
propongono a noi come suono totale; sia totale che particolare vengono però determinati dalla
relazione che lo spettatore instaura con lo spazio dell'opera, muovendosi e cambiando quindi la
propria percezione dell'ambiente.
Nella serie di foto digitali su carta Focus Naturae una serie di spot (questa volta visivi)
“galleggiano” nello spazio, mostrandoci i diversi approcci al mondo naturale che da sempre hanno
contraddistinto la ricerca dell’uomo, segnando la sua relazione con l’ambiente. Così disegno,
pittura, foto e illustrazione scientifica si mescolano, creando un complesso circuito visivo che si
pone come un nuovo e articolato sistema nel processo di conoscenza della realtà.
Infine una postazione d’ascolto è dedicata al lavoro 17 minuti e 45 secondi di passeggiata
verso il fiume, nel quale l’artista utilizza il sistema di registrazione olofonica – che utilizza dal 1993
– per riprodurre “fisicamente” l‘ambiente percepito dall’oreccho umano. Qui, come in molti dei
suoi lavori, usa il suo corpo come strumento di registrazione mobile, “matita sonora” che disegna
un percorso.
presente da tempo nella ricerca dell'artista, relazione che in questi lavori viene articolata attraverso
lo studio del particolare. Vento, fruscio di foglie, uccelli, passi nel bosco, sono questi i suoni che
compongono Breathe Normally (foto acustica su tela) nella quale la visione incantata di una natura
in piena espressione, un paesaggio quasi magico, viene perturbata da un insieme sonoro che ad uno
sguardo più attento si scopre essere la somma di tante porzioni isolate di suoni d'ambiente, registrati
con un microfono fucile che, analogamente ad uno spot luminoso, “illumina” una sezione di spazio
separandola dall’ambiente generale.
“Una sensazione acustica e percettiva simile a quella a cui verrebbe sottoposto un corpo
nel passaggio da una materia densa e gelatinosa ad un'altra di minore densità, o al
“vuoto”.
I suoni “micro” diventano così una sorta di “frattale sonoro”, ovvero riportano in
acustica il concetto matematico che descrive un frattale come “una curva frazionata a
invarianza di scala” che cioè si ripete con le medesime caratteristiche ad ogni livello di
grandezza – la stessa che osserviamo nella struttura linfatica di una foglia, (molto simile
alla circolazione sanguigna ed al nostro sistema respiratorio.”(Donatella Landi)
È possibile scomporre l'ambiente e ricomporlo in un ordine diverso, cambiando la nostra
posizione rispetto all'immagine – e ai suoi elementi acustici, che penetrano lo spazio e si
propongono a noi come suono totale; sia totale che particolare vengono però determinati dalla
relazione che lo spettatore instaura con lo spazio dell'opera, muovendosi e cambiando quindi la
propria percezione dell'ambiente.
Nella serie di foto digitali su carta Focus Naturae una serie di spot (questa volta visivi)
“galleggiano” nello spazio, mostrandoci i diversi approcci al mondo naturale che da sempre hanno
contraddistinto la ricerca dell’uomo, segnando la sua relazione con l’ambiente. Così disegno,
pittura, foto e illustrazione scientifica si mescolano, creando un complesso circuito visivo che si
pone come un nuovo e articolato sistema nel processo di conoscenza della realtà.
Infine una postazione d’ascolto è dedicata al lavoro 17 minuti e 45 secondi di passeggiata
verso il fiume, nel quale l’artista utilizza il sistema di registrazione olofonica – che utilizza dal 1993
– per riprodurre “fisicamente” l‘ambiente percepito dall’oreccho umano. Qui, come in molti dei
suoi lavori, usa il suo corpo come strumento di registrazione mobile, “matita sonora” che disegna
un percorso.
11
marzo 2009
Donatella Landi – Focus Naturae
Dall'undici marzo al 30 aprile 2009
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
GALLERIA VALENTINA MONCADA
Roma, Via Margutta, 54, (Roma)
Roma, Via Margutta, 54, (Roma)
Orario di apertura
Dal Lunedì al Venerdi - 12:00/18:00
Vernissage
11 Marzo 2009, ore 19:00
Autore
Curatore