Il tema principale delle opere di scultura di Giacomo Tringali è quello della natura, della sua memoria della sua immagine racchiusa .
L'arido candore di una pietra siciliana, è corrotto da un fiume di pece antico e sotterraneo.
Il segno consapevole dell'artista ne morde e ne carezza la pelle e disponendola, la induce a raccontare.
Come sacre reliquie di antiche passioni, sono i frammenti congelati in blocchi di resina e i neri sudari, testimoni e memorie di mestieri scomparsi .
Essi si aprono e si dispiegano a noi, a futura memoria della fatica dell'uomo e della grandezza della natura che tutta intera contengono.

Con le sue pitture Duccio Tringali vuole compiere una operazione analoga alla Storia infinita che si snodava, serata per serata, nei teatrini dell'Opera dei Pupi. come nell'Opra, fissa nelle immagini e nei personaggi, ma mutevole e imprevedibile nelle personali interpretazioni di pupari e cuntisti, così i suoi « quadri » possono cambiare posizioni, prospettive e relazioni tra essi e possono accrescersi di numero, come a puntate successive.
Nell'opera TROPHAEUM TRAJANI, i frammenti ritrovati del monumento celebrativo, lo invitano e lo inducono ad usarne le immagini come attori e personaggi, srotolandole come corteo infinito, nell'immaginario TEATRO DELLA MEMORIA