LEALiCi e Roberta Senise alla settimana milanese del design 2009

Alla settimana milanese del design 2009, Alice Leonardi (LEALiCi) e Roberta Senise, artiste da sempre interessate alla ricerca di materiali diversi e al loro uso non convenzionale, presenteranno alcuni loro progetti al confine tra design e arte, tra gioco e sostenibilità.

L’evento si svolge presso la sede dell’AVS, una Onlus finalizzata alla promozione, al sostegno e alla formazione del volontariato giovanile (www.veronicasacchi.it).

LEALiCi di Alice Leonardi è la concretizzazione di un'idea creativa che si sviluppa attorno al riutilizzo imprevedibile di oggetti, all'inventiva sagace, alla costruzione e realizzazione di nuove cose a partire dai materiali più svariati. Lampade, elementi d’arredo, piccole magie… LEALiCi è idee, lavoro manuale, sperimentazione, artigianato, originalità, colore, sfida. Una porticina per uscire da ogni convenzione ed andare all’assalto della visione formale delle cose, ribaltandola delicatamente...

Un Cantico per le mie Creature di Roberta Senise è una collezione di sculture di animali e oggetti realizzati plasmando bottiglie di plastica, rivestite di cartapesta e decorate con colori e materiali vari. Allegre, vivaci, ironiche, le opere sorprendono l’osservatore, che si diverte ancor di più quando scopre cosa c’è sotto.

I loro prodotti sono oggetti di design, ma a basso costo, realizzati con un lavoro fai-da-te, utilizzando oggetti della vita di tutti giorni e riciclando materiali usati, che non sono solo alla portata di tutti, ma in fondo anche imitabili da tutti. Rispetto per la natura e sostenibilità sociale, nonché una rivoluzione prospettica nella visione del mondo delle cose: ecco la filosofia di DustCArt

Biografie

LEALiCi (www.lealici.it) di Alice Leonardi nasce ufficialmente nell’autunno del 2008, concretizzando un progetto in cantiere da alcuni anni, trainato dalla passione per la reinvenzione ed il riutilizzo creativo. Tra le varie collaborazioni, sono di rilievo le esperienze come attrezzista, in svariate occasioni, per Zelig (agenzia di spettacolo e trasmissione tv) e presso il Teatro Alla Scala di Milano. E’ volontaria clown dell’Associazione Veronica Sacchi che ospita l’evento.

Roberta Senise ha studiato Agraria a Milano, approfondendo i temi del design del giardino e della sostenibilità ecologica. La sua esperienza artistica comincia con corsi di tessitura che approdano alla produzione di arazzi e tappeti. La ricerca di materiali diversi e soprattutto del loro uso non convenzionale, la porta a cambiare sempre e a produrre collezioni di gioielli di carta e tessuto, animali e oggetti cartapesta, sculture di avanzi di potature, oggetti in bambù. Ha prodotto collezioni in edizione limitata per Barney’s N.Y, De Padova, Cassina IXC. Foto disponibili su: http://www.flickr.com/photos/robertasenise/

Per richieste editoriali e informazioni alice@lealici.it robertasenise@gmail.com

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LEALiCi : E’ pronto Grattaluce


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Roberta Senise: la Tribù Nanuk




DustCArt, il fuori salone di AVS

sostiene il progetto

Un sorriso in corsia

Soleterre Onlus, associazione con la quale AVS Onlus collabora, annuncia: “In reparto stanno finendo gli antidolorifici e le bende per la medicazione.”

Nel reparto di Neurochirurgia dell’istituto Nazionale del Cancro di Kiev, dove si curano bambini piccolissimi malati di cancro al cervello, e presso il quale i volontari clown AVS si recano ogni anno, la situazione è drammatica: mancano del tutto gli anti dolorifici e le bende necessarie per medicazioni e interventi operatori. L’ospedale è a rischio di chiusura senza l’arrivo di aiuti umanitari.

Il Ministero della Sanità Ucraino ha appena effettuato drastici tagli ai finanziamenti destinati alla dotazione minima di medicinali e materiali di consumo alle strutture ospedaliere del paese, già normalmente carenti di tutto.

La riduzione è del 75% rispetto ai fondi erogati lo scorso anno.

Soleterre, che sostiene 50 bambini al giorno (di cui il 35% affetti da tumori al cervello primari e secondari, il 30% da malformazioni al cervello e il restante 30% idrocefalo), denuncia la drammatica situazione sanitaria.

Il neurochirurgo Yuriy Oleksandrovych Orlov, Primario del reparto, chiede aiuto per denunciare l’impotenza dei medici che tra qualche giorno, una volta esaurite le scorte, non potranno somministrare farmaci ai bambini per lenirne il dolore.

A Kiev servono urgentemente 93.000 euro per sostenere le spese per l’acquisto di ANALGESICI, ANTIEDEMIGENI, ANTIBIOTICI, ANTITUMORALI oltre a materiale di consumo (GARZE, BENDE, CATETERI…).

«Se non riusciremo a trovare i fondi necessari - dichiara Damiano Rizzi, Presidente di Soleterre - condanneremmo a morte certa i bambini ucraini colpiti da tumore: il cancro può essere sconfitto ma con cure adeguate. Senza medicinali sarà impossibile salvare la vita di quei bambini; abbiamo davvero bisogno di aiuto.»

«È inimmaginabile – prosegue Rizzi - pensare alla mancanza di un semplice antidolorifico non solo nei nostri ospedali, ma semplicemente nelle nostre farmacie domestiche; come possiamo accettare che succeda in un ospedale oncologico a tre ore di volo dall’Italia?»

E poi le parole di Natalia Onipko, collaboratrice di Soleterre: “Qui in Ucraina sarà un anno molto pesante. La situazione dei finanziamenti pubblici del settore medico è molto difficile.
Nel budget del primo trimestre 2009 per i medicinali di tutto l'Istituto di Neurochirurgia ci sono solo 136.000 grivne (13.400 euro circa) che sono la quarta parte (25%) del totale ricevuto nello stesso periodo del 2008. Per il mese di gennaio l'Istituto ha a disposizione solo 28.000 grivne (2.754 euro circa)! Il primario del reparto dice che mancano persino le bende per sala operatoria. Ieri è stato lo stesso professor Orlov a chiedere alla nostra collaboratrice Oksana di comprare della novalgina, perché non c'è nessun antidolorifico in reparto. Inoltre non è previsto nessun finanziamento per la ristrutturazione, la riparazione dei macchinari e l'acquisto di attrezzature per gli uffici".

Parte del ricavato della vendita delle opere esposte andrà a finanziare il progetto "Un sorriso in corsia" nel tentativo di far fronte a questa gravissima situazione mediante l'acquisto del necessario per curare i piccoli pazienti.