Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Edgardo Battiston
L’act gratuit sembra presiedere l’indagine psicanalitica dell’inquietudine interiore e della ambiguità degli atteggiamenti espressivi e relazionali che caratterizza la produzione artistica di Edgardo Battiston.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Le similitudini del ready made
L’act gratuit sembra presiedere l’indagine psicanalitica dell’inquietudine interiore e della ambiguità degli atteggiamenti espressivi e relazionali che caratterizza la produzione artistica di Edgardo Battiston.
Questa sensazione nasce dall’attenzione che viene dedicata all’attuale stato delle società di massa post moderne, dove è evidente la caduta della tradizionale piramide ideologica dell’arte sorretta dal sentimento,dall’espressione e dal gusto estetico.
Edgardo Battiston analizza questo mondo in continuo disfacimento e ne coglie il prodotto più determinante:la noia.
E’ la noia che ha condizionato e condiziona il nostro modo di vivere: siamo sempre più deprivati dei nostri sentimenti, delle nostre sensazioni,della nostra autenticità.
E’ nato l’uomo massa, l’uomo appiattito e conformista, l’uomo “ad una dimensione”.
Edgardo Battiston consapevole di questi capovolgimenti e rapide trasformazioni, diviene testimone e protagonista dell’immaginario culturale del XXI secolo.
Le opere prodotte non sono da valutare come istantanee della quotidianità,ma vanno interpretate come sottolineature critiche del disagio sociale provocato,soprattutto, dalla diffusa cultura della incomunicabilità e dall’inarrestabile processo delle conflittualità dei rapporti interpersonali.
Siamo di fronte ai quadri della decadenza non solo dei costumi ma dei materiali simbolici e convenzionali.
Il senso d’incomprensione e di solitudine che è presente nei soggetti scelti dall’artista: volti di donna, gruppi di donne, landscape notturni,
ci invita a riflettere sulla vacuità ed edonismo dei rapporti quotidiani e sulla spettacolarizzazione dell’attualità dei messaggi percettivi e culturali.
L’immaginario storico di Battiston sollecita di conseguenza una scelta funzionale per rendere plastico e fortemente dinamico il “pensiero dell’esistente”: la tecnica del “ready made”.
Il “ready made” è una tecnica che coglie esigenze di diverse tendenze d’avanguardia pittorica e serve a rendere più comunicativa e piacevole la ricerca delle identità e delle somiglianze.
L’artista,ironizzando sull’ispirazione interiore, riesce a combinare materiali e immagini già pre-esistenti e mediante un accurato lavoro di “taglia e cuci” riporta quei materiali quale proiezione intima di nuove creatività. I soggetti rappresentati: ritratti,paesaggi,storie, diventano nell’esperienza artistica di Battiston la “struttura assente”
per comunicare il mondo come schegge percettive.
E’ il gioco delle similitudini e del verosimile che il ready made mette in atto: una tecnica tridimensionale che provoca nella composizione foto-visiva-pittorica gli algoritmi delle probabilità e degli adattamenti,lasciando all’osservatore il compito di scoprire la dimensione della comunicazione nascosta, che lega le immagini in un dialogo fatto di rumori esistenziali e della quotidianità.
I quadri di Battiston appaiono come istantanee commentate dal brusio delle immagini e dall’ordito delle trame silenziose dei soggetti scelti.
Sono le memorie del presente che,attraverso la tecnica del ready made, si rendono testimoni della scorrevolezza del tempo e delle cose.
Si esplicitano nelle trasformazioni tecniche le nuove capacità sensoriali dell’uomo. La concezione dello spazio visivo non coincide con quello fisico: prevale la scelta gestaltista delle “immagini ambigue”,che vivono e ri-vivono nella giustezza del rapporto tra gli aspetti motivazionali e quelli meramente psicologici.
E’ in questa dimensione sfuggente della creatività che l’artista Edgardo Battiston, può essere considerato,a pieno titolo, un vero poeta dell’”attimo fuggente”.
Franchino Falsetti
L’act gratuit sembra presiedere l’indagine psicanalitica dell’inquietudine interiore e della ambiguità degli atteggiamenti espressivi e relazionali che caratterizza la produzione artistica di Edgardo Battiston.
Questa sensazione nasce dall’attenzione che viene dedicata all’attuale stato delle società di massa post moderne, dove è evidente la caduta della tradizionale piramide ideologica dell’arte sorretta dal sentimento,dall’espressione e dal gusto estetico.
Edgardo Battiston analizza questo mondo in continuo disfacimento e ne coglie il prodotto più determinante:la noia.
E’ la noia che ha condizionato e condiziona il nostro modo di vivere: siamo sempre più deprivati dei nostri sentimenti, delle nostre sensazioni,della nostra autenticità.
E’ nato l’uomo massa, l’uomo appiattito e conformista, l’uomo “ad una dimensione”.
Edgardo Battiston consapevole di questi capovolgimenti e rapide trasformazioni, diviene testimone e protagonista dell’immaginario culturale del XXI secolo.
Le opere prodotte non sono da valutare come istantanee della quotidianità,ma vanno interpretate come sottolineature critiche del disagio sociale provocato,soprattutto, dalla diffusa cultura della incomunicabilità e dall’inarrestabile processo delle conflittualità dei rapporti interpersonali.
Siamo di fronte ai quadri della decadenza non solo dei costumi ma dei materiali simbolici e convenzionali.
Il senso d’incomprensione e di solitudine che è presente nei soggetti scelti dall’artista: volti di donna, gruppi di donne, landscape notturni,
ci invita a riflettere sulla vacuità ed edonismo dei rapporti quotidiani e sulla spettacolarizzazione dell’attualità dei messaggi percettivi e culturali.
L’immaginario storico di Battiston sollecita di conseguenza una scelta funzionale per rendere plastico e fortemente dinamico il “pensiero dell’esistente”: la tecnica del “ready made”.
Il “ready made” è una tecnica che coglie esigenze di diverse tendenze d’avanguardia pittorica e serve a rendere più comunicativa e piacevole la ricerca delle identità e delle somiglianze.
L’artista,ironizzando sull’ispirazione interiore, riesce a combinare materiali e immagini già pre-esistenti e mediante un accurato lavoro di “taglia e cuci” riporta quei materiali quale proiezione intima di nuove creatività. I soggetti rappresentati: ritratti,paesaggi,storie, diventano nell’esperienza artistica di Battiston la “struttura assente”
per comunicare il mondo come schegge percettive.
E’ il gioco delle similitudini e del verosimile che il ready made mette in atto: una tecnica tridimensionale che provoca nella composizione foto-visiva-pittorica gli algoritmi delle probabilità e degli adattamenti,lasciando all’osservatore il compito di scoprire la dimensione della comunicazione nascosta, che lega le immagini in un dialogo fatto di rumori esistenziali e della quotidianità.
I quadri di Battiston appaiono come istantanee commentate dal brusio delle immagini e dall’ordito delle trame silenziose dei soggetti scelti.
Sono le memorie del presente che,attraverso la tecnica del ready made, si rendono testimoni della scorrevolezza del tempo e delle cose.
Si esplicitano nelle trasformazioni tecniche le nuove capacità sensoriali dell’uomo. La concezione dello spazio visivo non coincide con quello fisico: prevale la scelta gestaltista delle “immagini ambigue”,che vivono e ri-vivono nella giustezza del rapporto tra gli aspetti motivazionali e quelli meramente psicologici.
E’ in questa dimensione sfuggente della creatività che l’artista Edgardo Battiston, può essere considerato,a pieno titolo, un vero poeta dell’”attimo fuggente”.
Franchino Falsetti
09
aprile 2005
Edgardo Battiston
Dal 09 aprile al 05 maggio 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA D’ARTE 18
Bologna, Via San Felice, 18, (Bologna)
Bologna, Via San Felice, 18, (Bologna)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato 15-19,30
Vernissage
9 Aprile 2005, ore 19
Autore