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Edmondo Dobrzanski – La beauté laide, le operette immorali
tre grandi mostre che si aprono in Ticino. Nelle tre sedi sono esposte quasi trecento opere
Comunicato stampa
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La beauté laide, è quella del nudo volutamente deformato, nudo proletario, nudo rinchiuso negli “ambienti” equivoci delle case chiuse. Nudo postribolare, potremmo dire, tanto meno aulico, tanto più privo di auree femminili misure, tanto più umanamente erotico.
Erotismo come frutto di una mescola torbida di sadismo, di umiliazione della personalità, di condizione servile della donna (quella del secolo scorso).
Dobrzanski prende tutto, rappresenta e reinvia allo spettatore.
Spesso il suo sguardo è quello puro e semplice del voyeur (lesbiche, amiche, viziose), spesso è uno sguardo moraleggiante, una coscienza che si ritrae di fronte alla corruzione dei minori, agli insegnamenti del vizio e al degrado della condizione femminile prostituita.
Qui anche sociale la sua vena, con quegli avvocati, quei commercialisti in cravatta che stanno a ridosso dei nudi di donne in ambienti “equivoci”.
Questa produzione ebbe uno straordinario successo. Certo è una produzione “minore” ma piena di qualità pittoriche. Collocata nella aspirazione ai grandi temi storici e allegorici, le opere di inclinazione erotica e “immorali” dell’artista appaiono più come un gigantesco strumento e “genere” di approvvigionamento di energie e fondi sul mercato, così da permettergli tempo e risorse per dedicarsi alle grandi tele.
Interni postribolari di intensità rembrandtiana, nudi di bellezza laida, certi sipari di adolescenti da mettere vicino allo “scandaloso” Balthus sempre, costante, una attrazione per il femminile, una curiosità inesauribile per il corpo della donna, l’attrazione della donna.
Erotismo come frutto di una mescola torbida di sadismo, di umiliazione della personalità, di condizione servile della donna (quella del secolo scorso).
Dobrzanski prende tutto, rappresenta e reinvia allo spettatore.
Spesso il suo sguardo è quello puro e semplice del voyeur (lesbiche, amiche, viziose), spesso è uno sguardo moraleggiante, una coscienza che si ritrae di fronte alla corruzione dei minori, agli insegnamenti del vizio e al degrado della condizione femminile prostituita.
Qui anche sociale la sua vena, con quegli avvocati, quei commercialisti in cravatta che stanno a ridosso dei nudi di donne in ambienti “equivoci”.
Questa produzione ebbe uno straordinario successo. Certo è una produzione “minore” ma piena di qualità pittoriche. Collocata nella aspirazione ai grandi temi storici e allegorici, le opere di inclinazione erotica e “immorali” dell’artista appaiono più come un gigantesco strumento e “genere” di approvvigionamento di energie e fondi sul mercato, così da permettergli tempo e risorse per dedicarsi alle grandi tele.
Interni postribolari di intensità rembrandtiana, nudi di bellezza laida, certi sipari di adolescenti da mettere vicino allo “scandaloso” Balthus sempre, costante, una attrazione per il femminile, una curiosità inesauribile per il corpo della donna, l’attrazione della donna.
31
marzo 2007
Edmondo Dobrzanski – La beauté laide, le operette immorali
Dal 31 marzo al primo luglio 2007
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE IGNAZ EPPER
Ascona, Via Albarelle, 14, (Locarno)
Ascona, Via Albarelle, 14, (Locarno)
Orario di apertura
Martedì - venerdì 10.00 - 12.00 / 15.00 - 18.00
sabato e domenica 15.00 - 18.00
chiuso il lunedì
Vernissage
31 Marzo 2007, ore 17
Ufficio stampa
UESSEARTE
Autore