Un evento di particolare interesse conferma l’acquisita vocazione culturale che la città di Brescia rivolge alle arti figurative.

La mostra “Certezze e interrogativi” che aprirà al pubblico mercoledì 5 marzo nel Salone Vanvitelliano di Palazzo della Loggia mette a confronto opere di Edoardo Landi e Manfredo Massironi.


I due artisti sono stati promotori insieme ad Alberto Biasi, Ennio Chiggio e Toni Costa, del “Gruppo N” di Padova, un gruppo di “disegnatori sperimentali”, per usare una auto-definizione del 1961, che costituì per comportamento, modo operativo, sperimentazione di materiali uno dei momenti innovativi più importanti nell’indagine sugli strumenti della ricerca espressiva.


È innovativo il concetto di “gruppo” che rompe l’idea tradizionale dell’artista come realizzatore isolato e solitario; è innovativo l’abbandono della natura dell’opera d’arte come mimetica della realtà; è innovativa l’adozione di materiali, procedure operative che appartengono all’officina o al laboratorio più che allo studio del pittore.


Il Gruppo N, attivo dal 1959 al 1964, si inserisce storicamente in una fioritura “europea”, dal Gruppo Zero a Düsseldorf, al Gruppo T a Milano, a Nuove Tendenze di Zagabria, di una ricerca plastica capace di coniugare l’emancipazione nei confronti dei metodi e degli strumenti del passato con la volontà di cancellare un ruolo “illustrativo” che la ricerca plastica aveva precedentemente seguito nell’ordine della celebrazione della soggettività dell’artista.


Il percorso espositivo propone sia un consistente gruppo di opere “storiche” di Landi e Massironi, che una selezione dei loro lavori più recenti, in un confronto che consentirà al pubblico di leggere gli elementi di continuità e di novità delle loro ricerche.


L’evento è accompagnato da un catalogo (Edizioni Arte Struktura) curato da Anna e Leonardo Canali, che contiene un saggio critico di Alberto Veca.