Questa mostra nasce da una precisa volontà di Edolo Masci (1938-2008) che per anni ha sognato di organizzare un’esposizione dei suoi allievi.

Ora siamo arrivati alla sua seconda edizione, dopo quella del 2009 al Museo Vittoria Colonna di Pescara, e come l’anno passato abbiamo colto l’occasione del 5 maggio, giorno del suo compleanno, per festeggiare il Maestro e rendergli omaggio.

È inserita nella tradizionale Primaverile A.R.G.A.M. (12 maggio – 5 giugno 2010) che quest’anno è dedicata al delicatissimo e rituale rapporto tra maestri e allievi, dal titolo I Maestri e le margherite, studiata in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Roma (ABA), la Libera Accademia di Belle Arti di Roma (RUFA) e la Fondazione Venanzo Crocetti, sede espositiva della Primaverile (otto Maestri e otto allievi).

Dunque, necessariamente in anticipo di una settimana sull’inaugurazione della Primaverile romana, Edolo Masci – I giovani che amo – 2a Festa per il compleanno del mio caro amico Edolo, con nove allievi, 5 pittori, 2 scultori, 1 allestitore, 1 fotografo e un sassofonista.

In mostra saranno presenti due opere di Edolo Masci, Farfalle e Autoautentica, in accompagnamento di quelle dei suoi allievi, Damiano Bianca con omaggio a steichen (fotografia stampata al carbone), Solveig Cogliani con Aiuola con ginestre (acrilico su tela), Marco Falla con Rimbalzi (olio su tela), Mauro Magni con Magma (tecnica mista su tavola), Andrea Marchetti con Miss Water Boarding (olio su tela), Antonio Ruta Amodio con Venere allo specchio (scultura in cartapesta), Nicola Santoro con La porta dell’Arcano senza nome (istallazione con legno, vetro, smalti, acrilici, lastre radiografiche, fusioni in bronzo), Giacomo Scarcella con Nesso (scultura in bronzo), Bruno Varacalli con Distanze (tecnica mista su tela) e Mauro Verrone, musicista, con una delle sue improvvisazioni al sax.

I giovani che amo sono diventati adulti, pur continuando a considerarsi allievi, e sono diventati amici amorosi, coloro che hanno ricevuto molto ma che hanno anche dato. Tra di loro ci sono, altresì, coloro che certamente non hanno studiato con Edolo Masci, vuoi per età, vuoi per strutture culturali, artistiche e pittoriche, vuoi per diversi impegni professionali, ma che con ogni diritto si sentono allievi e per gli stessi motivi!

In fin dei conti l’allievo non è solo lo studente e non è necessariamente giovane ma è colui che è scelto, che sceglie e impara qualcosa per la vita. E ancora una volta, come amava dire Edolo Masci, i maestri si scelgono.