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Edward Carey – Nel ventre della balena
Scuola Fenysia ospita le quarantadue opere tra acquerelli, dipinti e sculture, omaggio di un grande lettore di Pinocchio
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nel ventre della balena
di EDWARD CAREY
mostra a cura di Alba Donati
progetto di Valeria Ioele
Scuola Fenysia
Palazzo Pucci - Via De’ Pucci 4, Firenze
5 novembre – 14 dicembre
5 novembre (ore 11) Lezione d’apertura per le scuole medie di Vanni Santoni
5 novembre (ore 18) Inaugurazione
6 dicembre (dalle 18) Dimenticate Walt Disney/ Lettura integrale ad alta voce de Le
avventure di Pinocchio con Paolo Hendel, aperta a tutti (basta iscriversi)
“– E quant’è che siete chiuso qui dentro? – domandò
Pinocchio.
– Da quel giorno in poi, saranno ormai due anni: due
anni, Pinocchio mio, che mi son parsi due secoli –“
E’ tempo di riprendere in mano Pinocchio, glissando sul bambinello saltellante di Walt Disney, e
rileggerlo come favola dark. E’ quello che farà Guillermo del Toro, il regista più amato da Edward
Carey. Il Premio Oscar infatti, proprio come Edward Carey ha sempre rivendicato un Pinocchio
gloomy, con un fatina dark come nell’originale. E dunque, dopo il successo di pubblico al Parco di
Pinocchio (Collodi), Scuola Fenysia è pronta ad accogliere la mostra Nel ventre della balena di
Edward Carey nella sede di Palazzo Pucci.
Lunedì 5 novembre a partire dalle ore 18.00 sarà possibile vedere le quarantadue opere tra
acquerelli, dipinti e sculture, omaggio di un grande lettore di Pinocchio. La mostra è curata da Alba
Donati con allestimento di Valeria Ioele e realizzata grazie alla collaborazione tra La Milanesiana -
ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, la Fondazione Collodi e la Fondazione Meyer. La mostra è
stata resa possibile grazie al contributo della Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia.
Le opere di Edward Carey, che sono gli oggetti che hanno fatto compagnia a Geppetto nella sua
lunga permanenza nel ventre del pescecane, verranno disposti nelle nove stanze che costituiscono
lo spazio vagamente labirintico di Scuola Fenysia. La mostra sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle
14.30 alle 18.00. L’ingresso è libero.
1. Tutto comincia all’Ospedale Meyer
Tutto comincia un anno fa, mentre lo scrittore era in residenza presso l’Ospedale Pediatrico Meyer
nel quale si entra attraverso una sala d’ingresso che sembra una pancia di balena. Durante il
soggiorno Carey visita il Parco di Pinocchio su invito del presidente della Fondazione Collodi, Pier
Francesco Bernacchi. Qui ha occasione di vedere, dal vero, la grande quercia, un albero di
dimensioni gigantesche che sembra creato dalla fantasia di uno scrittore e invece sorge a un
chilometro dal Parco. “Le Avventure di Pinocchio è sempre stato per me il libro più̀importante di
tutti – racconta Carey - da bambino ne ero affascinato e spaventato allo stesso tempo. Ho
collezionato tantissime edizioni, dalla versione originale illustrata da Enrico Mazzanti, a Carlo
Chiostri, da Roberto Innocenti a Lorenzo Mattotti, da Jim Dine a Ron Mueck e Winshluss.”
2. Dalla mostra al libro
Quando ha iniziato a lavorare alla mostra commissionata dalla Fondazione Collodi per il Parco di
Pinocchio, Carey aveva immaginato di fare qualche illustrazione e qualche scultura. “Mentre
rileggevo il testo, però – racconta - un dettaglio su cui non mi ero mai soffermato ha iniziato a
conquistare spazio nella mia mente: il libro racconta che Geppetto passa due anni dentro il ventre
di un pescecane (che spesso viene rappresentato come balena). Mi sono chiesto cosa mai avesse
fatto lì dentro durante quei due anni. Nel capitolo 35 Geppetto – finalmente riunitosi con Pinocchio
– racconta al figlio burattino del cibo che ha trovato all’interno di questa nave. Via via che creavo
questi oggetti pensavo come sarebbe stato se avesse tenuto un diario, e quindi ho iniziato a scrivere
il diario della prigionia di Geppetto nel ventre del pescecane/balena. L’ho immaginato mentre lo
scriveva sul registro di bordo del capitano della nave ingoiata.” Ed è il librodiario pubblicato da La
Nave di Teseo: Nel ventre della balena, tradotto da Elena Malanga.
La mostra, nel progetto di Valeria Ioele, riproduce il nero della prigionia con gli oggetti che
baluginano nella semioscurità. I ritratti dei personaggi chiave, fra cui il Gatto e la Volpe, la Fata
Turchina e Lucignolo emergono da una luce crepuscolare di perdenti. “Qui nessuno vince, nessuno
è furbo – dice la curatrice Alba Donati - tutti portano il marchio di una misera vita. Su di loro
Geppetto si erge come un novello Mosè, lui è l’eroe, lui che conosce il senso dei ricordi, della
memoria e dell’immaginazione.”
3. Geppetto, il padre artista
“Geppetto è un artista - racconta ancora Edward Carey - un inventore. È talmente povero da non
potersi permettere un fuoco e ne ha dipinto uno sulla parete; e, ovviamente, la sua più grande
creazione è suo figlio. Ho iniziato a immaginare che cosa Geppetto avesse mai potuto creare: busti
di sé stesso e di Pinocchio fatti di gallette masticate trovate nella barca; un ritratto di un granchio,
suo compagno lì nel ventre; gli ho fatto dipingere donne conosciute durante la giovinezza su pezzi
di legno alla deriva; gli ho fatto dipingere un grande cielo su un osso di balena, che lui chiama
‘finestra’, quando finisce l’inchiostro vero, Geppetto usa quello di seppia per fare un autoritratto. “
4. Con Vanni Santoni, un laboratorio per le scuole
Il 5 novembre alle ore 11.00, Vanni Santoni, scrittore molto amato dai giovanissimi, terrà un a
lezione ai ragazzi della Prima e Seconda della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto San
Giuseppe di via Gioberti. Racconterà del suo Pinocchio, e spiegherà come sia importante infilarsi
negli spazi vuoti lasciati dagli scrittori, in questo caso da Collodi. In uno di quegli spazi - quello di
Geppetto per due anni del ventre del pescecane -si è intrufolato Carey, ma chissà quanti altri se ne
possono trovare. In fondo la magia di un libro come Le Avventure di Pinocchio è fatta anche di non
sapere quasi nulla di Lucignolo, della Fata Turchina, e così via. Da questi presupposti gli studenti
produrranno storie o anche graphic novel, parallele al testo originario: le dieci migliori storie
verranno premiate nei primi giorni di scuola, nel gennaio 2019.
5. DIMENTICATE WALT DISNEY: con PAOLO HENDEL lettura integrale Le avventure di
Pinocchio quello vero. Tutti insieme.
Paolo Hendel ci darà il via per compiere un’avventura straordinaria: leggere integralmente il
Pinocchio di Collodi, tutti insieme (basta iscriversi alla mail info@scuolafenysia.it). Come già
successo a Firenze con la lectura dantis, saranno fiorentini stanziali o di passaggio, da generazioni o
da una semplice stagione, a rileggere un libro che ha una forza catartica, dispettoso come il suo
protagonista, un libro triste che ci commuove, ci fa arrabbiare e ci fa amare ancora quel toscano
meraviglioso madre e padre di una lingua contemporanea spesso dimentica del suo passato.
6. Apertura della Sala di lettura, dedicata a Pinocchio
Con l’apertura della Mostra, inaugura anche la Sala di lettura dedicata a Pinocchio. Sul muro scorre
il celebre dialogo con Lucignolo: “ ma sei veramente sicuro che in quel paese non ci sono punte
scuole?... - Nemmeno l’ombra. – E nemmeno maestri? – Nemmen uno – Che bel paese! Io non ci
sono mai stato ma me lo figuro!...”La sala è aperta a tutti quelli che vogliono leggere o studiare in
pace, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 18. La sala di lettura è dotata di una
piccola biblioteca che crescerà nel tempo.
EDWARD CAREY, nato nel 1970 nel Norfolk, scrittore, drammaturgo, illustratore, è autore di
Observatory Mansions e Alva e Irva. Le gemelle che salvarono una città, entrambi pubblicati da
Bompiani. Ancora Bompiani pubblica la Trilogia degli Iremonger: I segreti di Heap House (2015),
Foulsham (2015) e Lombra (2016). Nel ventre della balena è stato pubblicato da La nave di Teseo lo
scorso luglio.
SEDE
Fenysia – Scuola di Linguaggi
Palazzo Pucci - Via De’ Pucci 4, Firenze
ORARI VISITA MOSTRA
Dal lunedì al venerdì dalle 14.30 alle 18.00
Ingresso libero
ORARI SALA DI LETTURA
Dal lunedì al venerdì 10.00/13.00 e 14.30/ 18.00
Ingresso libero
Scuola Fenysia – via de’ Pucci, 4
Francesca Ordiligi
info@scuolafenysia.it
Tel. 055 2052548
di EDWARD CAREY
mostra a cura di Alba Donati
progetto di Valeria Ioele
Scuola Fenysia
Palazzo Pucci - Via De’ Pucci 4, Firenze
5 novembre – 14 dicembre
5 novembre (ore 11) Lezione d’apertura per le scuole medie di Vanni Santoni
5 novembre (ore 18) Inaugurazione
6 dicembre (dalle 18) Dimenticate Walt Disney/ Lettura integrale ad alta voce de Le
avventure di Pinocchio con Paolo Hendel, aperta a tutti (basta iscriversi)
“– E quant’è che siete chiuso qui dentro? – domandò
Pinocchio.
– Da quel giorno in poi, saranno ormai due anni: due
anni, Pinocchio mio, che mi son parsi due secoli –“
E’ tempo di riprendere in mano Pinocchio, glissando sul bambinello saltellante di Walt Disney, e
rileggerlo come favola dark. E’ quello che farà Guillermo del Toro, il regista più amato da Edward
Carey. Il Premio Oscar infatti, proprio come Edward Carey ha sempre rivendicato un Pinocchio
gloomy, con un fatina dark come nell’originale. E dunque, dopo il successo di pubblico al Parco di
Pinocchio (Collodi), Scuola Fenysia è pronta ad accogliere la mostra Nel ventre della balena di
Edward Carey nella sede di Palazzo Pucci.
Lunedì 5 novembre a partire dalle ore 18.00 sarà possibile vedere le quarantadue opere tra
acquerelli, dipinti e sculture, omaggio di un grande lettore di Pinocchio. La mostra è curata da Alba
Donati con allestimento di Valeria Ioele e realizzata grazie alla collaborazione tra La Milanesiana -
ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, la Fondazione Collodi e la Fondazione Meyer. La mostra è
stata resa possibile grazie al contributo della Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia.
Le opere di Edward Carey, che sono gli oggetti che hanno fatto compagnia a Geppetto nella sua
lunga permanenza nel ventre del pescecane, verranno disposti nelle nove stanze che costituiscono
lo spazio vagamente labirintico di Scuola Fenysia. La mostra sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle
14.30 alle 18.00. L’ingresso è libero.
1. Tutto comincia all’Ospedale Meyer
Tutto comincia un anno fa, mentre lo scrittore era in residenza presso l’Ospedale Pediatrico Meyer
nel quale si entra attraverso una sala d’ingresso che sembra una pancia di balena. Durante il
soggiorno Carey visita il Parco di Pinocchio su invito del presidente della Fondazione Collodi, Pier
Francesco Bernacchi. Qui ha occasione di vedere, dal vero, la grande quercia, un albero di
dimensioni gigantesche che sembra creato dalla fantasia di uno scrittore e invece sorge a un
chilometro dal Parco. “Le Avventure di Pinocchio è sempre stato per me il libro più̀importante di
tutti – racconta Carey - da bambino ne ero affascinato e spaventato allo stesso tempo. Ho
collezionato tantissime edizioni, dalla versione originale illustrata da Enrico Mazzanti, a Carlo
Chiostri, da Roberto Innocenti a Lorenzo Mattotti, da Jim Dine a Ron Mueck e Winshluss.”
2. Dalla mostra al libro
Quando ha iniziato a lavorare alla mostra commissionata dalla Fondazione Collodi per il Parco di
Pinocchio, Carey aveva immaginato di fare qualche illustrazione e qualche scultura. “Mentre
rileggevo il testo, però – racconta - un dettaglio su cui non mi ero mai soffermato ha iniziato a
conquistare spazio nella mia mente: il libro racconta che Geppetto passa due anni dentro il ventre
di un pescecane (che spesso viene rappresentato come balena). Mi sono chiesto cosa mai avesse
fatto lì dentro durante quei due anni. Nel capitolo 35 Geppetto – finalmente riunitosi con Pinocchio
– racconta al figlio burattino del cibo che ha trovato all’interno di questa nave. Via via che creavo
questi oggetti pensavo come sarebbe stato se avesse tenuto un diario, e quindi ho iniziato a scrivere
il diario della prigionia di Geppetto nel ventre del pescecane/balena. L’ho immaginato mentre lo
scriveva sul registro di bordo del capitano della nave ingoiata.” Ed è il librodiario pubblicato da La
Nave di Teseo: Nel ventre della balena, tradotto da Elena Malanga.
La mostra, nel progetto di Valeria Ioele, riproduce il nero della prigionia con gli oggetti che
baluginano nella semioscurità. I ritratti dei personaggi chiave, fra cui il Gatto e la Volpe, la Fata
Turchina e Lucignolo emergono da una luce crepuscolare di perdenti. “Qui nessuno vince, nessuno
è furbo – dice la curatrice Alba Donati - tutti portano il marchio di una misera vita. Su di loro
Geppetto si erge come un novello Mosè, lui è l’eroe, lui che conosce il senso dei ricordi, della
memoria e dell’immaginazione.”
3. Geppetto, il padre artista
“Geppetto è un artista - racconta ancora Edward Carey - un inventore. È talmente povero da non
potersi permettere un fuoco e ne ha dipinto uno sulla parete; e, ovviamente, la sua più grande
creazione è suo figlio. Ho iniziato a immaginare che cosa Geppetto avesse mai potuto creare: busti
di sé stesso e di Pinocchio fatti di gallette masticate trovate nella barca; un ritratto di un granchio,
suo compagno lì nel ventre; gli ho fatto dipingere donne conosciute durante la giovinezza su pezzi
di legno alla deriva; gli ho fatto dipingere un grande cielo su un osso di balena, che lui chiama
‘finestra’, quando finisce l’inchiostro vero, Geppetto usa quello di seppia per fare un autoritratto. “
4. Con Vanni Santoni, un laboratorio per le scuole
Il 5 novembre alle ore 11.00, Vanni Santoni, scrittore molto amato dai giovanissimi, terrà un a
lezione ai ragazzi della Prima e Seconda della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto San
Giuseppe di via Gioberti. Racconterà del suo Pinocchio, e spiegherà come sia importante infilarsi
negli spazi vuoti lasciati dagli scrittori, in questo caso da Collodi. In uno di quegli spazi - quello di
Geppetto per due anni del ventre del pescecane -si è intrufolato Carey, ma chissà quanti altri se ne
possono trovare. In fondo la magia di un libro come Le Avventure di Pinocchio è fatta anche di non
sapere quasi nulla di Lucignolo, della Fata Turchina, e così via. Da questi presupposti gli studenti
produrranno storie o anche graphic novel, parallele al testo originario: le dieci migliori storie
verranno premiate nei primi giorni di scuola, nel gennaio 2019.
5. DIMENTICATE WALT DISNEY: con PAOLO HENDEL lettura integrale Le avventure di
Pinocchio quello vero. Tutti insieme.
Paolo Hendel ci darà il via per compiere un’avventura straordinaria: leggere integralmente il
Pinocchio di Collodi, tutti insieme (basta iscriversi alla mail info@scuolafenysia.it). Come già
successo a Firenze con la lectura dantis, saranno fiorentini stanziali o di passaggio, da generazioni o
da una semplice stagione, a rileggere un libro che ha una forza catartica, dispettoso come il suo
protagonista, un libro triste che ci commuove, ci fa arrabbiare e ci fa amare ancora quel toscano
meraviglioso madre e padre di una lingua contemporanea spesso dimentica del suo passato.
6. Apertura della Sala di lettura, dedicata a Pinocchio
Con l’apertura della Mostra, inaugura anche la Sala di lettura dedicata a Pinocchio. Sul muro scorre
il celebre dialogo con Lucignolo: “ ma sei veramente sicuro che in quel paese non ci sono punte
scuole?... - Nemmeno l’ombra. – E nemmeno maestri? – Nemmen uno – Che bel paese! Io non ci
sono mai stato ma me lo figuro!...”La sala è aperta a tutti quelli che vogliono leggere o studiare in
pace, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 18. La sala di lettura è dotata di una
piccola biblioteca che crescerà nel tempo.
EDWARD CAREY, nato nel 1970 nel Norfolk, scrittore, drammaturgo, illustratore, è autore di
Observatory Mansions e Alva e Irva. Le gemelle che salvarono una città, entrambi pubblicati da
Bompiani. Ancora Bompiani pubblica la Trilogia degli Iremonger: I segreti di Heap House (2015),
Foulsham (2015) e Lombra (2016). Nel ventre della balena è stato pubblicato da La nave di Teseo lo
scorso luglio.
SEDE
Fenysia – Scuola di Linguaggi
Palazzo Pucci - Via De’ Pucci 4, Firenze
ORARI VISITA MOSTRA
Dal lunedì al venerdì dalle 14.30 alle 18.00
Ingresso libero
ORARI SALA DI LETTURA
Dal lunedì al venerdì 10.00/13.00 e 14.30/ 18.00
Ingresso libero
Scuola Fenysia – via de’ Pucci, 4
Francesca Ordiligi
info@scuolafenysia.it
Tel. 055 2052548
05
novembre 2018
Edward Carey – Nel ventre della balena
Dal 05 novembre al 14 dicembre 2018
arte contemporanea
Location
PALAZZO PUCCI
Firenze, Via Dei Pucci, 6, (Firenze)
Firenze, Via Dei Pucci, 6, (Firenze)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì dalle 14.30 alle 18.00
Vernissage
5 Novembre 2018, ore 18
Autore
Curatore