La mostra pittorica “Il taccuino non basta-Appunti di viaggio su tela”,

patrocinata dal I Municipio di Roma -Centro Storico , dalla Rome University of Fine Art e sponsorizzata da OkCom telecomunicazioni,

presenterà circa 30 opere (oli su tela) di Elena Fabris e Ludovica Maria Gasparini.



I differenti percorsi di ricerca delle due pittrici trovano un punto d’incontro nel tema del viaggio: il fascino e le emozioni disparate provocate dal contatto con paesi lontani vengono raccontati attraverso immagini stili e riferimenti diversi, propri delle loro sensibilità.





Ludovica Maria Gasparini:



Ludovica Maria Gasparini è attratta dai dettagli trascurati, dagli angoli dimenticati, che il tempo e lo scorrere della vita hanno colorato e trasfigurato, e li ritrae con estrema attenzione ai mutamenti subiti, sublimandoli a nuova vita.

Dice delle sue opere Andrea Romoli Barberini “una suggestiva quanto particolare galleria di immagini - rese con una tecnica che nulla concede alla sintesi e alla trasfigurazione - in cui si evidenzia quella sorta di poetica del relitto, del degrado, della corruzione che proprio perché colta nei luoghi in cui l’opulenza è solo un miraggio teletrasmesso riesce meglio ad esprimere un’insospettabile dimensione umana”.



Elene Fabris:



Elena Fabris abbassa orizzonti per dare spazio allo spazio, cercando aperture, muovendo le nuvole. Per lei, il cielo è un motore propulsivo per la voglia di fare. Cobalto senza limiti che lancia idee, attenua dolori, sollecita azioni.

Andrea Romoli Barberini afferma in merito:“I quadri della Fabris sembrano poco più che un pretesto per raccontare l’evidente solarità che le è propria e che si palesa nella luce che accende l’azzurro cristallino di cieli tersi, infiniti e profondissimi. E l’assoluta mancanza di problematicità di questi quadri non tragga in inganno: il dramma del vivere è tanto più evidente in questi placidi dipinti quanto più sembra dissimulato da una quiete insistita o dalla rassicurante serenità di luoghi suggestivamente radiosi. Si sa: il Paradiso è l’ossessione degli spiriti inquieti”.