Stone&Steel, Parisi VS Oliva

La sensualità e i cromatismi delle opere di Elena Parisi dialogano e si confrontano con i guerrieri senza tempo di Andrea Oliva in una singolare bipersonale che inaugurerà il prossimo 27 marzo negli spazi di Bazzini 15





Milano, 19 marzo 2008 – Il prossimo 27 marzo inaugura Stone&Steel, dialogo-confronto tra due giovani artisti del panorama artistico contemporaneo: Andrea Oliva torna nuovamente in Bazzini 15 con le sue pietre ed i suoi guerrieri senza tempo né legge - se non quella morale – per incontrare i sensuali protagonisti delle opere di Elena Parisi.



Pietra e acciaio si plasmano sotto l’energia creativa di Andrea Oliva per trasformarsi in armature cariche di forza, calore, estrema sensualità che ritroviamo nei volti e nei corpi in movimento protagonisti delle foto e delle lastre di metallo di Elena Parisi. Questi i protagonisti della bi-personale che si inaugurerà il prossimo 27 marzo negli spazi di BAZZINI 15.



I due giovani artisti fanno parte di quelle nuove storie dell’arte contemporanea che la galleria situata nel cuore di Città Studi intende raccontare e presentare al pubblico, agli amanti dell’arte e ai collezionisti.



Elena Parisi fa della fotografia il suo mezzo e primo strumento di espressione: “Essa mi permette di inquadrare e filtrare la realtà attraverso l’obiettivo – sottolinea l’artista – Un canale privilegiato dal quale accedere ad un mondo infinito di storie intime da raccontare”. Attraverso la sua Canon Digital Ixus 960 IS (macchina dall’elegantissimo design e dotata di un sensore da 12,1 Megapixel), Elena ritrae ballerini dallo spirito guerriero. Immagini e scatti che vengono poi trasformati quasi a evidenziare ed esprimere reconditi elementi.

Quanto ai guerrieri e alle armature di pietra e di acciaio di Andrea Oliva, essi sono metafore di uomini e donne. “Tutti noi – ci spiega Andrea Oliva - portiamo un'armatura per difenderci dal mondo esterno e dall'altro che non conosciamo, ma siamo veramente noi, uomini e donne, quando lasciamo cadere a terra quella corazza per mostrarci come siamo”.