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Elio Marchegiani – “A lungo potrei scrivere…”
Elio Marchegiani espone a L’Osanna di Nardò le sue “Grammature di colore” definite dalla più autorevole critica dell’arte contemporanea la sintesi astratto-geometrica dell’affresco italiano e che rappresentano il costante riferimento della ricerca del Maestro, del suo “fare per far pensare”; una sorta di leitmotif del suo operare ed una cifra della sua produzione pur in continua evoluzione.
Comunicato stampa
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Elio Marchegiani espone a L’Osanna di Nardò le sue “Grammature di colore” definite dalla
più autorevole critica dell’arte contemporanea la sintesi astratto-geometrica dell’affresco
italiano e che rappresentano il costante riferimento della ricerca del Maestro, del suo “fare per
far pensare”; una sorta di leitmotif del suo operare ed una cifra della sua produzione pur in
continua evoluzione.
Per Marchegiani, precursore della pittura analitica il supporto dell’opera è materia e parte
integrante della stessa, tanto da far dire a Gillo Dorfles “a Marchegiani basta il supporto per far
l’opera”; ed i supporti elettivi restano l’intonaco e la lavagna, tesi ed antitesi della sua
creatività.
La mostra è introdotta in catalogo da Toti Carpentieri, non solo nella veste di critico d’arte e
profondo conoscitore del lavoro di Elio Marchegiani, ma anche quale suo “compagno di
strada” in arte a Bologna già dagli anni ’60, testimone e quasi compartecipe della esperienza
del Maestro e del suo “esercizio continuo ed infinito nel rapporto tra arte, scienza e tecnologia,
che porta al “procedimento circolare della conoscenza” di cui Carpentieri ebbe già a trattare in
occasione della mostra del Maestro da lui favorita, sempre nello spazio de L’Osanna, nel 1983,
e dalla stessa galleria riproposta nell’anno successivo all’Expoarte di Bari.
Gran parte di quelle grammature di colore su supporto intonaco o lavagna presenti in quelle
storiche esposizioni, ritornano nella rassegna del maggio 2017. Una sorta di scrittura verticale
composta da aste multicolori prodotte con combinazioni seriali rigorosamente calcolate, da
rivisitare oggi sull’onda del crescente interesse per l’arte analitica, dopo la storicizzazione
dell’artista e della sua ricerca che conferma la qualità delle scelte nel tempo della galleria
neretina e la sua capacità di intuire ciò che è destinato a restare nella storia dell’arte.
La mostra resterà aperta sino al 30 giugno 2017 dal martedì al
sabato, ore 17 – 20.30
più autorevole critica dell’arte contemporanea la sintesi astratto-geometrica dell’affresco
italiano e che rappresentano il costante riferimento della ricerca del Maestro, del suo “fare per
far pensare”; una sorta di leitmotif del suo operare ed una cifra della sua produzione pur in
continua evoluzione.
Per Marchegiani, precursore della pittura analitica il supporto dell’opera è materia e parte
integrante della stessa, tanto da far dire a Gillo Dorfles “a Marchegiani basta il supporto per far
l’opera”; ed i supporti elettivi restano l’intonaco e la lavagna, tesi ed antitesi della sua
creatività.
La mostra è introdotta in catalogo da Toti Carpentieri, non solo nella veste di critico d’arte e
profondo conoscitore del lavoro di Elio Marchegiani, ma anche quale suo “compagno di
strada” in arte a Bologna già dagli anni ’60, testimone e quasi compartecipe della esperienza
del Maestro e del suo “esercizio continuo ed infinito nel rapporto tra arte, scienza e tecnologia,
che porta al “procedimento circolare della conoscenza” di cui Carpentieri ebbe già a trattare in
occasione della mostra del Maestro da lui favorita, sempre nello spazio de L’Osanna, nel 1983,
e dalla stessa galleria riproposta nell’anno successivo all’Expoarte di Bari.
Gran parte di quelle grammature di colore su supporto intonaco o lavagna presenti in quelle
storiche esposizioni, ritornano nella rassegna del maggio 2017. Una sorta di scrittura verticale
composta da aste multicolori prodotte con combinazioni seriali rigorosamente calcolate, da
rivisitare oggi sull’onda del crescente interesse per l’arte analitica, dopo la storicizzazione
dell’artista e della sua ricerca che conferma la qualità delle scelte nel tempo della galleria
neretina e la sua capacità di intuire ciò che è destinato a restare nella storia dell’arte.
La mostra resterà aperta sino al 30 giugno 2017 dal martedì al
sabato, ore 17 – 20.30
30
maggio 2017
Elio Marchegiani – “A lungo potrei scrivere…”
Dal 30 maggio al 30 giugno 2017
arte contemporanea
Location
GALLERIA L’OSANNA
Nardò, Via Xx Settembre, 34, (Lecce)
Nardò, Via Xx Settembre, 34, (Lecce)
Orario di apertura
dal martedì al sabato, ore 17 – 20.30
Vernissage
30 Maggio 2017, h 19
Autore
Curatore