Nell’ambito della Rassegna Internazionale ‘Giovani Artisti’ , Arte in presenta una bi-personale di due giovanissime artiste Laureate all’Accademia di Belle Arti , un coraggioso confronto ricco di contenuti e di un espressione nuova di interpretare linguaggi pittorici con tecniche tradizionali ma innovativi nel linguaggio e nella forma





I protagonisti dei dipinti di Elisa Berrettoni sono corpi nudi, che si trasformano in linee delicate ed eleganti ma non per questo statiche. Immagini che esprimono, attraverso la mano della pittrice, la gioia di vivere, la leggerezza, la sensualità. La forte capacità espressiva del corpo nudo, semplice naturale. Quelle che vengono proposte sono figure di corpi moderni, fotografie e ritagli rubati dalle riviste, dalla pubblicità, dalla televisione. Donne e uomini ‘perfetti’, come quelli che i messaggi della modernità offrono con insistente violenza ai nostri occhi, vengono decontestualizzati Dall’artista ed assumono nuovamente le loro fattezze primordiali, più semplici e vive, in cui riemerge la fragilità, l’intensità e la sensualità dell’individuo.





Linda Marinucci attraversa gli stili e le correnti pittoriche del secolo scorso servendosi del colore come mezzo espressivo, quasi un pennello lasciato libero sulla tela fino a creare nuove forme e nuove gradazioni, un’onda di colore ci apre la sua visione costruita dall’inconscio e dalle suggestioni fino a far emergere le caratteristiche più profonde dell’animo umano, dunque il sogno; è proprio attraverso gli elementi che decretano il Surrealismo che l’artista ci racconta la sua favola. E’ passata attraverso il Dadaismo, sovrapponendo una forma all’altra, accostando quasi casualmente dei volumi e delle linee, ha attraversato la Metafisica realizzando prospettive irreali, si serve del simbolismo per rivestire l’idea di una forma percepibile ai sensi , in forma visibile e concreta, ispirandosi a qualsiasi modello d’arte primitiva, accentuandone linee e colori eludendo così le leggi tradizionali prospettiche e volumetriche.