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Elisabetta Catalano / Franco Fontana – Photografica
Una esposizione con le opere di Elisabetta Catalano e Franco Fontana due dei protagonisti assoluti della fotografia italiana e internazionale.
Comunicato stampa
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Sabato 29 Genaio 2011 alle ore 21.00, presso la Galleria Stefano Forni, in occasione di Art White Night la Notte Bianca dell’Arte per Arte Fiera 2011 nelle sale di Piazza Cavour 2 sarà inaugurata Photografica una esposizione con le opere di Elisabetta Catalano e Franco Fontana due dei protagonisti assoluti della fotografia italiana e internazionale.
Per Elisabetta Catalano, notissima ritrattista dei personaggi dell’arte, della cultura e del cinema nazionale e internazionale, saranno presentati scatti che in gran parte appartengono alla sezione dei “Working with” che nasce da un fitto dialogo della fotografa romana con gli artisti. A partire dagli anni ’70 Elisabetta Catalano realizza per vari artisti sequenze fotografiche, spesso ricostruite nel suo studio, che documentano azioni e performance. Si può quasi dire che nello Studio Catalano nasca un vero e proprio genere, la performance in studio, a porte chiuse senza pubblico, fatta per l’esito fotografico, per essere tramandata e non consumata, in un muto dialogo tra le immagini della performance dell’artista e l’occhio della fotografa. E’ il caso delle foto di Gilbert & George del 1972 e di quelle della performance Ideologia e Natura di Fabio Mauri del 1973, presentate in questa mostra bolognese insieme ad altri lavori, tra cui quelli con Michelangelo Pistoletto e Vettor Pisani.
Nel 1972 Gilbert & George espongono nella sede romana della Galleria Sperone una serie di grandi disegni a carboncino su carta, che fa parte di loro opere realizzate tra il 1970 e il 1974 definite dagli stessi artisti Paper Sculptures. Nelle foto della Catalano, i due artisti eseguono una sorta di performance privata, esclusivamente messa in scena per l’obiettivo della fotografa, duplicando i gesti delle loro immagini nei disegni.
Nel lavoro sulle performance di Fabio Mauri, la collaborazione tra i due artisti è più simbiotica, vengono infatti ripetute le scene delle azioni nello studio della fotografa che interpreta liberamente con la sua ambientazione e le sue luci tutta la sequenza dei gesti della performance. Un’immagine di questa sequenza, quella della donna vestita da fascista, seduta sul cubo, sarà scelta da Fabio Mauri come emblema di tutta la performance e l’artista la esporrà ripetutamente nelle sue mostre più importanti.
“Un ritratto! Che cosa c’è di più semplice e di più complicato, di più evidente e di più profondo?” (C. Baudelaire)
Franco Fontana sarà presente con alcuni scatti appartenenti al ciclo dei paesaggi, da quelli pugliesi e lucani ai “paesaggi urbani” di Ibiza e Los Angeles della prima metà degli anni ’90.
Come ha scritto Sandro Parmiggiani “chi ha modo di frequentare Franco Fontana subito pensa che il suo sguardo sulla vita sia all'insegna di un perenne disincanto e di una mai celata ironia. Tuttavia, presto ci si accorge, quando lui improvvisamente si ferma a scattare una fotografia, che i suoi sensi sono sempre all'erta e che, come un rabdomante, lui sa vedere i rapporti tra le geometrie e i colori, e il senso di mistero di certe presenze - si tratti di persone o di ombre -, che il reale va dispiegando davanti a noi, ma che raramente riusciamo a cogliere con la stessa nitida nettezza di visione”.
“Lo scopo dell’arte è di rendere visibile l’invisibile” (F. Fontana)
Elisabetta Catalano vive e lavora a Roma. La sua carriera ha inizio alla fine degli anni Sessanta con la collaborazione a riviste come Vogue italiano e americano, L’Espresso e Il Mondo. Nello stesso periodo fotografa personaggi del mondo dell’arte come Fabio Mauri, che era il suo compagno, e tutti gli altri artisti di quel periodo, come ad esempio Gino de Dominicis, Michelangelo Pistoletto, Sandro Chia, Tano Festa, Franco Angeli ecc. I suoi ritratti diventeranno emblematici dei personaggi della cultura di questi anni. La sua prima mostra personale è nel 1973 alla galleria Il Cortile di Roma, a cui ne sono seguite alcune altre significative a Milano, Venezia e in altre città. Le sue mostre più importanti sono state nei due grandi musei di arte contemporanea italiana, alla Galleria Nazionale Arte Moderna di Roma nel 1992 e alla Galleria Arte Moderna di Torino nel 2006. Le due mostre più significative nelle gallerie private sono: Galleria Sperone di Roma (1999), Minini di Brescia (2004) e Pio Monti a Roma (2009).
Franco Fontana comincia a fotografare nel 1961. A partire dalla mostra personale tenuta a Modena nel 1968, inizia un'intensa attività espositiva e di ricerca. Le sue opere sono conservate nei maggiori musei del mondo. Tra le mostre più significative: Metropolitan Museum of Photography di Tokyo nel 1993, Scavi Scaligeri di Verona nel 2000, Palazzo Reale di Milano nel 2004, MEP di Parigi e Museo de Arte di Buenos Aires nel 2006. Ha pubblicato oltre 60 libri, tra i quali nel 2003 un volume monografico retrospettivo. Ha ricevuto nel 1994 il XXVIII Ragno D'Oro dell'UNESCO - Premio per l'Arte e nel 2006 la Laurea Honoris Causa in Design Eco Compatibile dal Politecnico di Torino.
Per Elisabetta Catalano, notissima ritrattista dei personaggi dell’arte, della cultura e del cinema nazionale e internazionale, saranno presentati scatti che in gran parte appartengono alla sezione dei “Working with” che nasce da un fitto dialogo della fotografa romana con gli artisti. A partire dagli anni ’70 Elisabetta Catalano realizza per vari artisti sequenze fotografiche, spesso ricostruite nel suo studio, che documentano azioni e performance. Si può quasi dire che nello Studio Catalano nasca un vero e proprio genere, la performance in studio, a porte chiuse senza pubblico, fatta per l’esito fotografico, per essere tramandata e non consumata, in un muto dialogo tra le immagini della performance dell’artista e l’occhio della fotografa. E’ il caso delle foto di Gilbert & George del 1972 e di quelle della performance Ideologia e Natura di Fabio Mauri del 1973, presentate in questa mostra bolognese insieme ad altri lavori, tra cui quelli con Michelangelo Pistoletto e Vettor Pisani.
Nel 1972 Gilbert & George espongono nella sede romana della Galleria Sperone una serie di grandi disegni a carboncino su carta, che fa parte di loro opere realizzate tra il 1970 e il 1974 definite dagli stessi artisti Paper Sculptures. Nelle foto della Catalano, i due artisti eseguono una sorta di performance privata, esclusivamente messa in scena per l’obiettivo della fotografa, duplicando i gesti delle loro immagini nei disegni.
Nel lavoro sulle performance di Fabio Mauri, la collaborazione tra i due artisti è più simbiotica, vengono infatti ripetute le scene delle azioni nello studio della fotografa che interpreta liberamente con la sua ambientazione e le sue luci tutta la sequenza dei gesti della performance. Un’immagine di questa sequenza, quella della donna vestita da fascista, seduta sul cubo, sarà scelta da Fabio Mauri come emblema di tutta la performance e l’artista la esporrà ripetutamente nelle sue mostre più importanti.
“Un ritratto! Che cosa c’è di più semplice e di più complicato, di più evidente e di più profondo?” (C. Baudelaire)
Franco Fontana sarà presente con alcuni scatti appartenenti al ciclo dei paesaggi, da quelli pugliesi e lucani ai “paesaggi urbani” di Ibiza e Los Angeles della prima metà degli anni ’90.
Come ha scritto Sandro Parmiggiani “chi ha modo di frequentare Franco Fontana subito pensa che il suo sguardo sulla vita sia all'insegna di un perenne disincanto e di una mai celata ironia. Tuttavia, presto ci si accorge, quando lui improvvisamente si ferma a scattare una fotografia, che i suoi sensi sono sempre all'erta e che, come un rabdomante, lui sa vedere i rapporti tra le geometrie e i colori, e il senso di mistero di certe presenze - si tratti di persone o di ombre -, che il reale va dispiegando davanti a noi, ma che raramente riusciamo a cogliere con la stessa nitida nettezza di visione”.
“Lo scopo dell’arte è di rendere visibile l’invisibile” (F. Fontana)
Elisabetta Catalano vive e lavora a Roma. La sua carriera ha inizio alla fine degli anni Sessanta con la collaborazione a riviste come Vogue italiano e americano, L’Espresso e Il Mondo. Nello stesso periodo fotografa personaggi del mondo dell’arte come Fabio Mauri, che era il suo compagno, e tutti gli altri artisti di quel periodo, come ad esempio Gino de Dominicis, Michelangelo Pistoletto, Sandro Chia, Tano Festa, Franco Angeli ecc. I suoi ritratti diventeranno emblematici dei personaggi della cultura di questi anni. La sua prima mostra personale è nel 1973 alla galleria Il Cortile di Roma, a cui ne sono seguite alcune altre significative a Milano, Venezia e in altre città. Le sue mostre più importanti sono state nei due grandi musei di arte contemporanea italiana, alla Galleria Nazionale Arte Moderna di Roma nel 1992 e alla Galleria Arte Moderna di Torino nel 2006. Le due mostre più significative nelle gallerie private sono: Galleria Sperone di Roma (1999), Minini di Brescia (2004) e Pio Monti a Roma (2009).
Franco Fontana comincia a fotografare nel 1961. A partire dalla mostra personale tenuta a Modena nel 1968, inizia un'intensa attività espositiva e di ricerca. Le sue opere sono conservate nei maggiori musei del mondo. Tra le mostre più significative: Metropolitan Museum of Photography di Tokyo nel 1993, Scavi Scaligeri di Verona nel 2000, Palazzo Reale di Milano nel 2004, MEP di Parigi e Museo de Arte di Buenos Aires nel 2006. Ha pubblicato oltre 60 libri, tra i quali nel 2003 un volume monografico retrospettivo. Ha ricevuto nel 1994 il XXVIII Ragno D'Oro dell'UNESCO - Premio per l'Arte e nel 2006 la Laurea Honoris Causa in Design Eco Compatibile dal Politecnico di Torino.
29
gennaio 2011
Elisabetta Catalano / Franco Fontana – Photografica
Dal 29 gennaio al 03 marzo 2011
fotografia
Location
GALLERIA STEFANO FORNI
Bologna, Piazza Cavour, 2, (Bologna)
Bologna, Piazza Cavour, 2, (Bologna)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 10-12.30 e 16-19.30
Vernissage
29 Gennaio 2011, ore 21.00
Autore